Non sarà mai Natale fin quando ci sarà chi non ha più una ragione per sorridere, o forse Natale lo è tutte le volte che c'è chi è capace di restituire dignità a quanti vivono nell'indigenza, nella solitudine, attraverso un sorriso o un abbraccio donato insieme a quei gesti di convivialità che, soprattutto nei giorni di festa, incarnano il valore dello stare insieme. E’ questo lo spirito della comunità di Sant’Egidio che ogni anno regala a tante persone meno fortunate la gioia di un Natale speciale. Tavole colorate imbandite a festa e tanto buon cibo sublimato dolci note della tradizione: alla chiesa di San Francesco all’Immacolata e a Collereale il Natale ha avuto il sapore della condivisione per tanti amici grandi, piccini e a quattro zampe, che hanno riscoperto il piacere di essere famiglia. Dall’antipasto al dolce, ricco il menù preparato grazie alla generosità di privati e aziende della città; impeccabile il servizio ai tavoli al quale anche il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro ha voluto contribuire prima di sedersi a tavola, con il responsabile della comunità Andrea Nucita.
Circa 300 persone all’Immacolata, oltre ai nonnini di Casa Serena ospiti di Collereale che insieme alla capoarea Marisa Pisana hanno fatto festa fino al tardo pomeriggio. Un impegno di grande valore quello di S. Egidio, sostenuto dalle istituzioni - come ha ricordato l’assessora comunale Alessandra Calafiore - e dalle altre realtà religiose e culturali come la comunità islamica presieduta da Mohamed Refaat. Perché la fraternità, quella vera, non è mai limitata a un tempo specifico, né conosce distinzioni: è la più grande lezione che il poverello di Assisi ha lasciato e noi, ha detto mons. Di Pietro, abbiamo il dovere di farla nostra, perché sia veramente Natale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia