
«Carta straccia, vilipesa a colpi di tagli e inganni, scorciatoie e violazioni perenni. Calpestata sull’altare di un Ponte che sorge, quello sullo Stretto di Messina, e di un’Isola, quella di Sardegna, sempre più isolata e umiliata. Alla faccia dell’Insularità e della Coesione, la Costituzione, in un sol colpo, si trasforma in paravento e complice dell’ennesimo scippo ai danni dell’ultima Isola, ultraperiferica e abbandonata a sé stessa tra il Mediterraneo e il Tirreno. Se ci fosse uno Stato di diritto inappuntabile, con la Costituzione sacra e inviolabile, il bilancio dello Stato, quello del 2024, in discussione in queste ore nelle aule parlamentari sarebbe finito sotto processo e condannato senza appello: violazione grave e reiterata dell’art.119, quello dell’Insularità e della Coesione economica e sociale del Paese. L’ultimo dei colpi bassi è letale, annunciato in pompa magna, con tanto di magnificenza fatta di piloni e rendering, immagini virtuali per segnare la fine di un’Isola e l’inizio di un’era nuova fatta di Alta velocità tra Scilla e Cariddi, tra Messina e Reggio Calabria, tra la Sicilia e il resto d’Europa. In realtà, con la decisione di finanziare a piene mani il Ponte sullo Stretto, si sta mettendo in atto l’ultimo efferato assalto alla “Coesione” di costituzionale memoria, tutto ai danni dell’Isola di Sardegna. Non solo “coesione” infrastrutturale, ma anche quella economica e sociale».
Vedete come gira il mondo? Come tutto è relativo? Abbiamo riportato un commento pubblicato sull’Unione Sarda, il quotidiano di Cagliari e dell’intera Sardegna.
È un duro affondo contro quelle politiche di governo considerate a senso unico, perché rivolte ad annullare le condizioni di svantaggio sofferte storicamente dalla Sicilia, lasciando però le “briciole” alla Sardegna. E i sardi, si sa, sono un popolo forte e orgoglioso. Commento comprensibile, anche condivisibile, perché ne abbiamo scritti tanti, in questi anni, qui, dal nostro piccolo grande “oblò” denunciando l’isolamento della nostra Isola, la sperequazione tra regioni e regioni, la profonda frattura esistente in un Paese che ogni anno festeggia “l’Unità d’Italia” ed è la celebrazione più ipocrita, perché quell’unità, di fatto, non è mai esistita. Oggi, però, l’area dello Stretto è al centro di investimenti mai programmati finora. E questo fatto suscita rabbia e invidia all’esterno...
7 Commenti
Liuk
25/12/2023 18:02
Ma lei è veramente convinto? Sarà una mega truffa e la rovina di un angolo di paradiso.
Mass
25/12/2023 20:02
Il vostro Paradiso dei proprietari di seconde e terze case a Torre Faro e Ganzirri?
Esigente
26/12/2023 04:16
MA perché? Bisogna pensare sempre al negativo ? Da piccolo mi hanno insegnato di non fasciarsi la testa prima di rompersela. W il Ponte ! NO al lucchetto al cervello!
Max
25/12/2023 19:55
Uno sfogo da accattoni. Credevo più intelligenti i nostri cugini "sardegnoli"
GIOVANNI
25/12/2023 20:52
si dice sardi . sardegnoli sono considerati gli asini e costituisce un insulto
Marco
25/12/2023 23:37
Caro Max, si dice Sardi, l articolo commentato da questo non suscita invidia ( non invidiamo niente di voi) ma voleva mettere in risalto la cattiva gestione economica di tutti i governi non puoi fare investimenti miliardari a certe regioni e dare le briciole alle altre. Però auguro ai Siciliani che questa opera possa avvicinarli definitivamente all Italia così da potervi definire, finalmente, Italiani. Noi non abbiamo e non potremo mai avere un ponte che ci colleghi all' Italia, ma orgogliosamente possiamo dire che noi siamo un altra cosa, noi facciamo parte della Sardegna una nazione il cui popolo non si sente per niente italiano. Sardinia non esti Italia.
Costantino
25/12/2023 21:39
La Sicilia sta per condannare allo sfacelo edilizio due province con la costruzione dell'ennesimo obbrobrio, che rimpinguerà le tasche di mafia e ndrangheta. Altro che invidia...
Marco
25/12/2023 23:46
Caro giornalaio, ti invito a leggere l articolo in maniera diversa da come lo presenti tu, la nostra non è invidia nei vostri confronti ( onestamente non invidiamo niente di voi), rabbia nei confronti del governo forse si, ma ci siamo abituati. Orgogliosamente noi possiamo dire di non sentirci Italiani
Glauco
02/01/2024 23:20
Noi chi? Roma Impera a pedibus usque ad caput.
Natale
26/12/2023 10:41
Ogni volta che si parla del " ponte ", si dice che siamo noi i privilegiati, e che per tutti gli altri gli lasciano le briciole. Alla Sicilia e ai siciliani da che mondo e mondo ci saremmo accontentati anche delle " briciole ". E storia continua.....
F.C.
26/12/2023 12:22
...dividi et impera
Rain
26/12/2023 19:18
I sardi hanno sempre avuto molta più tutela che i siciliani, basti pensare alla continuità territoriale aerea che i siciliani non hanno mai avuto. Non capisco perché invece di prendersela con la Sicilia non se la prendano con Lombardia Lazio o Emilia, vere idrovore di fondi pubblici per infrastrutture. E' la guerra tra i poveri
Marco
26/12/2023 23:19
Nessuno se la sta prendendo con voi, l articolo mette e vuole mettere in risalto le minchiate dei governanti. Non abboccate alle illazioni di certo vostri giornalisti.