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Centinaia di capre a Stromboli, sos degli abitanti per liberare l'isola dall'invasione

La Riserva Naturale Orientata dell’isola di Stromboli, soprattutto nella parte di Ginostra, appare devastata dal passaggio e dallo stazionamento di capre e pecore allo stato brado.

L’invasione di capre e pecore selvatiche, da una prima stima oltre 1500 capi, nell’isola di Stromboli, comincia ad essere un serio problema da risolvere al più presto. Negli anni, gli animali, che prima stazionavano nella parte alta della montagna, si sono moltiplicati a dismisura e cominciano a scendere a valle fino ad invadere gli insediamenti abitativi specie nel minuscolo villaggio di Ginostra.

Al loro passaggio, delle vere e proprie mandrie, distruggono le coltivazioni ed i frutti del lavoro dei pochi contadini ancora rimasti, facendo franare, financo i vecchi muri a secco e gli antichissimi terrazzamenti che trattengono il terreno scosceso. La Riserva Naturale Orientata dell’isola di Stromboli, soprattutto nella parte di Ginostra, appare devastata dal passaggio e dallo stazionamento di capre e pecore allo stato brado. Alberi d’ulivo feriti, cappereti ormai frantumati, piante tipiche della macchia mediterranea che stanno scomparendo ed il delicato habitat della Riserva che sta cambiando con la colonizzazione selvaggia di animali che non sono endemici del posto ma importati dall’esterno. Tutto ciò a breve stravolgerà irrimediabilmente l’ecosistema isolano se non vi si porrà rimedio. Nell’isola di Alicudi per un problema simile si sta già intervenendo. E’ stato fatto uno studio, un vero e proprio piano di monitoraggio e censimento della popolazione di capra domestica inselvatichita nella riserva che è stato finanziato dalla Regione Sicilia. Nello studio è stato appurato l’impatto molto elevato con compromissione dello sviluppo e della fioritura di diverse specie, oltre agli inevitabili danni da calpestio che determinano anche problemi di erosione del suolo.

Nello studio di Alicudi è stato evidenziato un continuo crollo dei muretti a secco, patrimonio dell’Unesco, attribuito alle capre e sono stati sottolineati anche gli aspetti sanitari che la presenza di tali animali, a stretto contatto con le abitazioni civili, possono determinare alla popolazione stessa. Ad Alicudi si interverrà con una drastica riduzione numerica degli animali nel breve periodo e successivamente, nel lungo termine con l’eradicazione mediante cattura e traslocazione. I ginostresi e gli strombolani chiedono alle autorità competenti di intervenire al più presto per liberare l’isola dall’invasione di capre e pecore che sta rendendo difficile la convivenza.

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