È destinata a diventare la vera sorpresa degli appalti, dei tanti appalti, che in questo momento storico stanno segnando la città. Villa Dante si trasformando in un gioiellino dell’accoglienza di grandi e piccoli, sportivi e famiglie. Un ritorno all’antico con strutture moderne e votate alla partecipazione, quella che negli anni scorsi era diventata sparuta proprio perché l’ambiente non si prestava più all’inclusione ma piuttosto all’isolamento. Senza impianti e con poca cura, Villa Dante era diventata “periferia” in pieno centro.
Adesso, l’investimento complessivo da 2,5 milioni di euro punta a dare una seconda vita al parco più grande della città pronto a diventare, e le prime foto del completamento del cantiere lo confermano, un polo di sport e socialità capace di sorprendere.
Sono due gli appalti che si sono “inseguiti” in questi dodici mesi ( proprio il 22 dicembre dello scorso anno, infatti, sono stati avviati i lavori) e che hanno cambiato il volto dello spazio. E allora partiamo dalla fine. «La consegna definitiva dei lavori la prevediamo a fine febbraio, ma contiamo di poter aprire delle parti già nel corso del mese di gennaio». L’appuntamento lo dà l’assessore Francesco Caminiti che ha visto crescere la “creatura” mese dopo mese, non senza qualche preoccupazione per i consueti imprevisti che opere come queste portano con sè. «Credo che siamo al 90% dell’opera complessiva – aggiunge –. Il primo appalto è oramai concluso e il secondo si sta per completare». L’appuntamento per la chiusura del cantiere era fissato per la fine di quest’anno anche per “approfittare” di una serie di finanziamenti europei in scadenza proprio nel 2023. Le sei o sette settimane di posticipo dell’”inaugurazione” non possono nemmeno essere definite un ritardo in un cronoprogramma serrato che, per quanto riguarda, il secondo appalto è partito solo quest’estate.
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