Messina

Venerdì 11 Ottobre 2024

Emergenza indigenti, sono 3500 nell’area tra Milazzo e Villafranca. Molti si nascondono e non si fanno aiutare

Carmen Falletta, Santina Maiorana, Enrico Pistorio e padre Carmelo Russo

Il periodo natalizio è quello in cui l’emergenza indigenti si avverte sempre di più. E a ribadirlo sono stati anche coloro che hanno preso parte al convegno della Caritas per fare il punto della situazione. Ne parliamo nel pezzo a fianco, anche se non sono venute fuori le statistiche dettagliate sulla situazione povertà ma si è concordato sul fatto che il trend sia negativo. Una analisi che trova conferma nei dati, questi sì ufficiali che giungono dai servizi sociali dei vari Comuni. E che, a pochi giorni dalla fine del 2023, sono ancora peggiori rispetto al 2022. Se lo scorso anno, infatti, gli indigenti erano circa 2500, il dato nuovo sfiora ora le 3500 unità con un incremento di oltre il 40 per cento. Il report riguarda il comprensorio Milazzo – Villafranca e per certi versi è in linea con quanto denunciato da tempo dai sindacati che hanno lanciato la proposta di creare un “Patto sociale” che aiuti quelle famiglie che sono ormai sotto la soglia di sopravvivenza. E le testimonianze dei parroci sono significative. Oggi – spiegano – è davvero brutto non poter mettere a tavola neppure uno dei due pasti principali, e sperare nell’aiuto delle parrocchie e delle associazioni di volontariato». Sì, succede anche questo nella “opulenta” (ma solo in apparenza) Milazzo dove anziani soli, ma anche interi nuclei familiari, arrancano per arrivare a fine mese. Non è semplice dare aiuto a questa gente, ci vuole tatto e discrezione per non ledere la dignità delle persone. E anche per loro chiedere aiuto, rivolgendosi a talune associazioni parrocchiali, non è facile. Ma gli aiuti ci sono, una catena umana fatta di persone che, a livello parrocchiale per esempio, si muovono per garantire il fabbisogno mensile delle famiglie che ne fanno richiesta. Funziona così: accertato lo stato di bisogno le parrocchie intervengono attraverso i volontari della Caritas, distribuendo mensilmente delle buste di cibo non deperibile come pasta, scatolame, olio, prodotti per l’igiene, panificati e formaggi. Solo a Milazzo le famiglie che rientrano in questa fascia sono quasi un migliaio. Ma sono tanti i “nuovi poveri” che per pudore preferiscono rimanere invisibili e sperano magari nel sostegno di qualche amico o della parrocchia della zona. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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