Il ritrovamento dell’ingente quantitativo di stupefacente, ben quindici chilogrammi di cocaina, e del piccolo arsenale di armi e munizioni apre nuovi scenari investigativi sul fronte criminale in città. Sotto la lente degli investigatori della Questura c’è il rione di Bisconte, dove venerdì scorso è stato portato alla luce il carico di droga e armi nel blitz condotto da uomini della Sisco (Sezione investigativa del Servizio centrale operativo) e della Mobile di Messina, intervenuti con un’unità cinofila proveniente da Reggio Calabria. Nessun contributo alle indagini è giunto fino a questo momento dal titolare dell’appezzamento di terreno in cui i poliziotti hanno rinvenuto il tutto. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Eugenio Fiorentino, il quarantatreenne messinese sottoposto a misura di custodia cautelare in carcere si è professato estraneo ai fatti contestati. Difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro, ha detto di non essere il custode della cocaina, delle armi e delle munizioni, nascoste in quel luogo chissà da chi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina