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Il Pastry Chef gaggese Giuseppe Amato lascia la Pergola di Roma: "Ho perso tutti i compleanni dei miei figli, ora voglio essere padrone del mio tempo"

Un punto cruciale nel cambiamento radicale della vita di Giuseppe Amato, celebre pastry chef di Roma e insignito del titolo di miglior pasticciere al mondo nel 2021, si riassume in queste parole: "Non vedevo più i miei figli, sono diventati grandi senza di me". Queste mancanze hanno segnatola svolta per Amato, già a capo del prestigioso ristorante tre stelle della Capitale, la Pergola, guidato da Heinz Beck, e recentemente chiuso per ristrutturazione. Dopo quasi due decenni trascorsi in quel contesto, la sua vita professionale, personale e familiare subì un cambiamento significativo.

Giuseppe, poco più che quarantenne, originario di Gaggi, un piccolo paese vicino a Taormina, ma ormai adottato dalla regione laziale da diverso tempo (attualmente risiede a Cerveteri, a trenta chilometri da Roma), riflette sull'importanza di questa decisione in un'età in cui molti nel suo settore si fermano o intraprendono nuove strade. "È un momento cruciale", confessa nella sua recente intervista rilasciata a La Stampa

Il ricordo di quel giorno cruciale è nitido nella sua mente. Era il 27 giugno quando prese la decisione di lasciare alle spalle un pezzo significativo della sua esistenza. Era il momento di non oltrepassare più la soglia dell'hotel Rome Cavalieri a Monte Mario e di non salire fino alla cucina stellata che per anni aveva chiamato casa.

"Lo ricordo perfettamente. Era il 27 giugno. E per la prima volta dissi a mia moglie, incontrata molti anni fa nell'ambiente alberghiero dove entrambi lavoravano, lei come maitre: "Stasera andiamo a mangiare un gelato".' Il gesto semplice ma significativo, liberandosi dalla routine che lo teneva imprigionato fino a tarda sera, colse di sorpresa la sua compagna, quasi al punto delle lacrime."

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