Resteranno invariate sino a tutto il prossimo 15 dicembre le tariffe in vigore sulle navi della SNS, la società di navigazione siciliana formata da Caronte & Tourist e Liberty Lines, che nel 2016 ha acquisito la Siremar e che espleta i collegamenti con le isole minori siciliane. La sospensione degli aumenti (20%), che sarebbero dovuti scattare ieri sui collegamenti a finanziamento ministeriale, arriva, così come informa la società “dopo le persistenti richieste giunte dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Siciliana”. Contro questo aumento tariffario, al quale dovrebbe seguirne un altro del 10 per cento, a febbraio del prossimo anno, si sono schierati Federalberghi isole minori di Sicilia e le amministrazioni di tutti i Comuni delle piccole isole siciliane che, evidenziando seri contraccolpi per le proprie comunità ed un lievitare dei costi in tutti i settori della vita quotidiana, avevano chiesto l’intervento della Regione siciliana e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nell’annunciare la sospensione dell’aumento delle tariffe, SNS evidenzia come “l’annunciato aumento tariffario è semplice conseguenza di quanto previsto dalla convenzione statale, che obbliga il vettore a garantire il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione. Ben comprendendo il rischio degli inevitabili riverberi sulle popolazioni e l’economia delle isole di un aumento tariffario, per compensare l’aumento del costo del combustibile, d’altro canto inevitabile, in assenza delle misure compensative espressamente previste dall’art. 6 della convenzione statale, abbiamo fin qui bloccato il meccanismo compensativo previsto dalla convenzione. Ma è altrettanto chiaro che in assenza di misure compensative - continua la Società di navigazione siciliana - ciò equivarrebbe alla disapplicazione di quanto previsto contrattualmente”.
Nell’aderire alle richieste giunte da Ministero e Regione Siciliana, che hanno portato alla sospensione degli aumenti previsti fino al prossimo 15 dicembre, SNS auspica “se ritenuto utile, la costituzione di un tavolo tecnico “allo scopo di individuare soluzioni condivise che consentano di contemperare le esigenze manifestate dalle parti”. Tavolo tecnico che, come si ricorderà, faceva parte delle richieste avanzate dai sindaci delle isole minori siciliane al MIT.
«È davvero paradossale - sottolinea Christian Del Bono, presidente di Federalberghi delle isole di Sicilia - come la Regione e il governo nazionale da una parte non riescano a trovare soluzioni che riportino i servizi di collegamento marittimo agli assetti originari e dall’altra arrivino addirittura a pensare di poterne arginare l’ulteriore depauperamento facendone pagare il conto all’utenza e quindi alle comunità locali».
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