Messina

Giovedì 10 Ottobre 2024

Ateneo di Messina, lo sconfitto Limosani: "Pacificazione sì, ma non farò un passo indietro dal mio programma"

Ricomporre e ricostruire una comunità accademica unita, con il merito che deve essere una parola chiave. Questa la via tracciata da Michele Limosani, candidato sconfitto, per una eventuale collaborazione e rappacificazione con la compagine avversaria guidata da Giovanna Spatari. Limosani, forte delle 555 preferenze ottenute, a fronte dei 624 voti ricevuti dalla Spatari ha subito precisato: "Faccio i migliori auguri per l'ambito successo e traguardo, volevo ringraziare chi mi ha sostenuto senza risparmiarsi, il voto, però, è sotto gli occhi di tutti, restituisce una comunità spaccata, ho sentito di inviti alla pacificazione, per il bene dell'Università io ci sono, ma senza fare un passo indietro dal mio programma".

Il comunicato

Care e cari tutti, nell’esprimere i miei sinceri auguri di buon lavoro alla collega Giovanna Spatari, ringrazio tutti coloro i quali hanno dato il proprio contributo a queste elezioni e, in particolare, chi mi ha dato la propria fiducia. Le urne ci consegnano un Ateneo diviso su due posizioni. La prof.ssa Spatari sarà chiamata a un lavoro di ricucitura per il quale ritengo che tutta la comunità dovrà offrire il proprio contributo. Anche io sono pronto a fare la mia parte, ferma però restando la necessità che i valori sui quali ho improntato il mio programma possano rappresentare un punto di riferimento  per il nuovo governo di Ateneo. Rispetto delle regole e delle persone, valorizzazione del merito, inclusività sono concetti rispetto ai quali - tanto per me quanto per coloro che mi hanno votato - non si potrà negoziare se si vorrà realmente voltare pagina. Non posso dimenticare, infine, tutti coloro che mi sono stati vicini fino in fondo in questa avventura, dandomi grande energia, senza risparmiarsi e credendo nella bontà del progetto. Grazie a loro, grazie a tutti voi.  

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