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Elezioni UniMe, Moschella e Spatari: “Accordo non prevede distribuzioni di poltrone e veti". Limosani: "In tanti si sono sentiti traditi da questa scelta"

Giovanni Moschella

Si infiamma la volata per l'elezione del rettore all'Università di Messina. Dopo l'affondo del prof. Michele Limosani che aveva puntato il dito contro l'accordo Spatari-Moschella c'è la replica del prof. Moschella. "Leggo, però, anch’io senza sorpresa, che il professor Limosani descrive ancora una volta una sua personale narrazione di fatti - scrive l'ex vicario del rettore Cuzzocrea - Avevo pubblicamente anticipato, subito dopo l’esito dello scrutinio di ieri, che avrei certamente parlato con gli altri due candidati a rettore. È, dunque, vero che ho incontrato il prof. Limosani, ma dopo essere stato rincorso e sollecitato per tutta la giornata da tanti suoi sostenitori, a partire dal prof. Pietro Navarra. Ancora, nella sua narrazione, forse perché confuso (e nervoso) nella concitazione della strenua caccia al voto, descrive addirittura – con toni inadeguati al ruolo istituzionale che aspirerebbe a ricoprire - termini di accordi assunti durante l’incontro tra la professoressa Spatari e me, al quale incontro, posso assicurare, Limosani non era presente. Come risulta dal comunicato congiunto che tutti voi avete ricevuto questa mattina e che riflette puntualmente la nostra conversazione tra persone per bene, si è parlato e si è convenuto soltanto su metodi di trasparenza, condivisione delle scelte, improntate a valori di competenza e qualità.
Capisco però la difficoltà a comprendere il senso di tali valori per chi è abituato esclusivamente a logiche di divisione e conflitti e di ricerca del consenso fondata su elargizioni di incarichi e di promesse irrealizzabili".

Spatari: "Parole strumentalizzate, nessuna distribuzione di poltrone"

A Limosani nel pomeriggio risponde anche la prof.ssa Spatari: "La convergenza sul programma e il metodo di lavoro tra il prof. Giovanni Moschella e me - scrive Giovanna Spatari - viene strumentalmente travisata da taluni come una distribuzione di poltrone o, peggio, come veto posto ad alcuni colleghi di far parte degli organigrammi futuri. Evidentemente, queste logiche spartitorie non rientrano nei criteri che da sempre hanno indirizzato ogni mia attività, ispirata invece alla massima partecipazione e linearità nelle scelte di un gruppo fin dall’inizio unito e coeso. Sono convinta che la comunità sia perfettamente consapevole della necessità di un vero "cambio di passo" finalizzato a realizzare un progetto che veda senza discriminazioni e voglia di rivalsa la partecipazione di tutti coloro che sono animati dal desiderio di dare un contributo alla crescita della nostra comune istituzione e delle sue proiezioni sul territorio".

La replica del prof. Limosani

"Ribadisco: non sono sorpreso dell'accordo tra i professori Spatari e Moschella. Sono facce della stessa medaglia: quella dell'ex rettore. Non condivido questo modus operandi che ha prodotto spaccature all'interno della comunità accademica. E infatti sono tanti coloro che hanno sostenuto il prof. Moschella al primo turno e che ora si sono sentiti traditi e hanno scelto di appoggiare me e la mia proposta. Siamo in un momento in cui dobbiamo completare il lavoro che abbiamo iniziato".

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