Il rapporto tra università e territorio, la funzione dell’ateneo nell’ottica di una visione futura della città, la relazione con il mondo delle imprese e della cultura, il Policlinico.
Sono numerosi gli argomenti trattati nel nuovo confronto tra candidati alla carica del nuovo rettore dell'università. L'occasione è stato l'incontro organizzato dalla Cisl di Messina al teatro Vittorio Emanuele dal tema “Università e territorio, prospettive di crescita comune”.
«Per noi è fondamentale immaginare l’università con e per il territorio, nell’ottica di un'azione comune che proietti la città verso il futuro», ha detto Antonino Alibrandi, segretario generale della Cisl Messina aprendo l’incontro con i professori Michele Limosani, Giovanni Moschella e Giovanna Spatari.
Sollecitati dalle domande del giornalista Francesco Triolo e dello stesso Alibrandi, i tre candidati hanno spiegato che il legame tra università e territorio è fondamentale, «è un valore aggiunto sia dal punto di vista culturale che economico e scientifico», ha detto il professore Limosani, ma «è necessario uno scatto di orgoglio per fare tornare l’università al centro dell’elaborazione della città, l’ateneo ha tutte le potenzialità per svolgere un ruolo trainante», ha aggiunto il professore Moschella. «L’università è un faro per la città, un riferimento culturale e scientifico», ha detto la professoressa Spatari.
Il rapporto tra università e imprese e il ponte sullo Stretto sono stati i temi sollecitati dal presidente di Sicindustria Messina Pietro Franza.
«Sul ponte l'università può mettere a disposizione competenze ed esperienze che sono variegate», ha ricordato la professoressa Spatari, mentre per il professore Limosani «la città si deve dare una visione, le imprese hanno bisogno di giovani ma anche di innovare e l'università può aiutare in questo». Per il professore Moschella in questo momento l’università non deve esprimersi sul ponte «perché sono decisioni che riguardano la politica, ma se si farà l’università saprà dare il suo contributo».
In tema di sinergie una di queste riguarda il mondo del teatro e dell’arte come ha ricordato ai tre candidati Orazio Miloro, commissario straordinario del Teatro Vittorio Emanuele. Si è parlato anche degli studenti stranieri che rendono l’università sempre più internazionale che possono diventata una risorsa per la città. Il dialogo con il territorio è stato anche l’auspicio del sindaco Federico Basile.
Infine il capitolo Policlinico, secondo la professoressa Spatari occorre «agire tempestivamente sulla ristrutturazione del pronto soccorso, puntare su didattica e ricerca, ripartire con una rete di sinergie con l'ordine dei medici, implementare relazioni con l’Irccs».
Per il professore Limosani «il Policlinico sta attraversando un momento di grande difficoltà, occorre un intervento che si basa su merito, riorganizzazione complessiva, identità e partecipazione».
Per il professore Moschella «l’università deve collaborare con l’azienda», e ha poi aggiunto: «sto ravvisando un’ingerenza della politica ma ricordiamoci che è un’elezione di ateneo».
Le conclusioni sono state del segretario della Cisl Alibrandi: «La costruzione del futuro della città non può non passare dal mondo universitario, lavoriamo insieme per migliorare il territorio» ha auspicato.
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