Avrà al fianco il suo ordine professionale l’avvocato Antonio Lanfranchi, presidente di una sottocommissione per gli esami di abilitazione alla professione forense, che il 23 giugno scorso venne selvaggiamente pestato nella piazza dal Palazzo di giustizia da parte di un candidato che era stato bocciato poco prima, riportando diverse gravi ferite.
Ieri mattina s’è infatti aperta l’udienza preliminare davanti alla gup Arianna Raffa a carico del 35enne milazzese Francesco Cusumano, l’autore dell’aggressione, che è accusato di lesioni gravi e pluriaggravate. Accanto al legale, che s’è costituito parte civile con la rappresentanza dei colleghi Ernesto Parisi e Marco Zappia, l’Ordine degli avvocati di Messina ha depositato un richiesta di costituzione di parte civile con l’avvocato Salvatore Silvestro in rappresentata dell’organismo forense, richiesta che la gup Raffa ha accolto.
Per quanto riguarda Cusumano il suo difensore, l’avvocato reggino Francesco Gatto, ha chiesto la definizione del procedimento con il rito abbreviato, e la giudice ha rinviato tutti per la trattazione e la sentenza al prossimo 26 febbraio.
La vicenda si verificò nel tardissimo pomeriggio del 23 giugno scorso, quasi a sera, proprio nella piazza davanti al Tribunale e al fatto assistettero diverse persone che in quel momento si trovavano ad uscire dal “Palazzaccio”. Dopo la bocciatura il candidato attese fuori l'avvocato, per poi aggredirlo in maniera molto pesante con calci e pugni. Intervenne anche un'ambulanza del 118 per prestare le prime cure alla vittima del violentissimo pestaggio. Agli atti del procedimento c’è una informativa della sezione Volanti che ricostruisce tutto nei minimi dettagli. Cusumano, che provocò diversi traumi gravi alla testa e al corpo all’avvocato Lanfranchi, con conseguenze fisiche per oltre 40 giorni, risponde anche di una serie di aggravanti: motivi abietti e futili, premeditazione, l’aver agito contro un pubblico ufficiale.
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