L’emergenza dell’Ospedale Fogliani di Milazzo, il sindaco Midili: la Regione aiuti o sarà protesta
Una morsa stringente, un quadro che si fa spesso drammatico, per il pronto soccorso e per alcuni reparti tra i migliori, ma non perché le soluzioni siano impossibili. Quanto, piuttosto, perché sembra che il “Fogliani”, il sovraffollatissimo ospedale di Milazzo, sia sottoposto alla più beffarda delle torture burocratico-finanziarie. Più diventa di fatto baricentrico nella zona tirrenica – anche a causa dell’inaccettabile smantellamento dell’ospedale di Barcellona – e più non viene aiutato a vivere la sua missione. Che è la salute dei cittadini di una sterminata popolazione comprensoriale, isole comprese. Sindaco Midili, c’è qualcosa che non quadra tra i numeri dell’utenza che il Fogliani registra e il personale chiamato a fornire servizi per così tante richieste, e non più solo per il pronto soccorso dei 33.000 accessi all’anno... «Si possono fare diversi esempi sulle ragioni che obbligherebbero a potenziare il personale di alcuni reparti, ma ciò non avviene. Negli ultimi anni, ad Ortopedia, gli utenti sono raddoppiati, poi triplicati. Eppure restano sempre solo due medici, oltre al primario, ed operano soltanto in due. L’utenza sta crescendo sempre di più dopo la chiusura di Sant’Agata, ma sembra che nessuno voglia trovare la soluzione perché vengano reperiti i medici. L’altra situazione incomprensibile è Ostetricia dove, a differenza di altri punti nascite, vengono alla luce almeno 500 bambini all’anno ma i medici a Milazzo sono sempre pochi e alcuni di loro hanno bisogno della legge 104. Ebbene c’è una graduatoria all’Asp di 22 ginecologi ed avvengono tre assegnazioni: 2 medici vengono inviati a Patti ed uno a Taormina. Ma mi risulta che sia l’una che l’altra realtà non avessero il bisogno assoluto di ha bisogno l’Ostetricia di Milazzo che oggi non può garantire la reperibilità e che rischia di essere soppressa. Patti ha un organico più folto, Taormina fa 350 nascite, ma a non ricevere nessun rinforzo è lasciata incredibilmente solo l’Ostetricia di Milazzo!». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina