Partita finita. Dopo il Tar anche il Cga Sicilia ha respinto per inammissibilità il ricorso dell'Fc Messina sulla vicenda che riguarda il mancato affidamento in gestione dello stadio “Franco Scoglio”. Come si ricorderà, il club ormai fuori dai quadri federali, tramite il legale Enrica Maria Ghia, aveva chiesto l'annullamento della determina di Palazzo Zanca (del 24 giugno 2021) con la quale era stata disposta la non aggiudicazione della gara; della relazione del prof. Francesco Vermiglio commissionata (dal Rup) per una valutazione sul progetto presentato dalla società sportiva e della nota dell'ingegnere Antonio Amato, firmata quale dirigente dell'Amministrazione comunale.
Il Comune, che si è costituito nel procedimento, aveva eccepito l'improcedibilità del ricorso in conseguenza della perdita del ricorrente del requisito di affiliazione alla Figc e quindi della perdita del requisito di partecipazione alla gara. In sintesi, però, il Cga ha ribadito l’inammissibilità del ricorso per difetto di notifica alla società Messina Servizi Bene Comune “in quanto titolare degli affidamenti con delibera 338 del 2021 su manutenzione, cura del verde pubblico, guardiania e custodia di impianti sportivi comunali e quindi ha affermato l’interesse della società a resistere in giudizio, interesse che imponeva la notifica alla stessa già del ricorso di primo grado”. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha poi condannato l'Fc Messina al pagamento delle spese del presente grado di giudizio pari a 4mila euro.
Si chiude così definitivamente la partita sulla gestione dello Stadio di San Filippo, che vedeva la richiesta dell'Fc Messina di risarcimento danni per il mancato affidamento del Franco Scoglio. Non ci saranno tempi supplementari per il presidente Rocco Arena, che peraltro aveva già da tempo messo una pietra sopra la volontà di fare calcio a Messina.
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