«L’ufficio si è molto impegnato per contrastare un fenomeno, quale quello dell’abusivismo edilizio, che entra a pieno titolo nel diritto ambientale, assurto tra i principi fondamentali dell’ordinamento europeo». Con il procuratore vicario Rosa Raffa abbiamo tracciato un consuntivo in uno dei fronti su cui in questi mesi è impegnata con i suoi sostituti, quello dell’abusivismo edilizio. Un altro è quello dell’abusivismo del commercio ambulante, che nelle ultime settimane ha fatto registrare passaggi cruciali e risultati importanti. «Tre sono le esigenze fondamentali - prosegue il procuratore Raffa -: prevenire i danni, esigere che chi inquina paghi, individuare lo stretto nesso causale tra l’attività dell’uomo e i danni procurati all’ambiente».
Qual è l’importanza di questo settore?
«È un settore in cui l’attività repressiva tipica di un ufficio di Procura può svolgere anche un ruolo di prevenzione di gravi disastri ambientali e di calamità che mettono a rischio la vita umana, per lo stretto collegamento che esiste tra questi eventi e l’abusiva edificazione dei suoli. Mi riferisco per esempio ad un recente studio dell’Enea, da cui è emerso che l’area della provincia di Messina è caratterizzata da precipitazioni intense, concentrate generalmente tra ottobre e aprile, periodo in cui si concentra l’80% delle precipitazioni annuali».
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