Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Stretto di Messina, il collegamento... in-stabile

Una manovra finanziaria, quella del Governo Meloni, troppo sbilanciata sul Ponte. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino durante l’audizione a Palazzo Madama. Ci sono opere programmate per oltre 120 miliardi di euro nel Paese e i riflettori vengono accesi sempre e solo sul collegamento stabile nello Stretto, è la piccata replica dei parlamentari siciliani e calabresi della Lega. È tutto un “bluff”, anche l’aggiornamento del progetto definitivo, incalza il Fronte del No, con il Comitato “Invece del Ponte”. «Il progetto definitivo esiste, la relazione di aggiornamento è stata consegnata il 30 settembre, la si sta valutando in tutti i suoi aspetti, quando finirà questa fase, verrà tutto reso pubblico», risponde la società Stretto di Messina ai Verdi, al Wwf e ai Comitati che hanno gridato allo scandalo, perché non c’è ancora traccia di quella relazione di aggiornamento. Nulla di nuovo sotto il sole... dello Stretto. La polemica nazionale, rilanciata da molti organi di stampa, verte sulle dichiarazioni del presidente della Corte dei Conti, secondo il quale «la legge di bilancio del Governo Meloni è complessivamente poco incisiva sotto il profilo di nuovi interventi a favore degli investimenti pubblici a portata generale, ma con un forte sbilanciamento verso misure mirate a sostenere progetti specifici, primo fra tutti per peso finanziario, il Ponte sullo Stretto, seguito da una serie di altri interventi minori, con impatti limitati sul sistema economico per via della spiccata localizzazione». Parole, quelle di Guido Carlino, che non sono piaciute al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il quale conferma la “road map” del Governo: «I cantieri del Ponte sullo Stretto apriranno nell’estate del 2024». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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