I lavori sono prossimi alla partenza. Il materiale è arrivato venerdì all’Atm e a giorni partiranno a Messina le prime “perforazioni”. Quello dello smart parking è uno dei diversi progetti che deve essere concluso entro la fine dell’anno, per evitare che la spesa possa finire su una programmazione diversa da quella europea del 2014-2020.
L’azienda trasporti questo lo sa bene è ha avviato un primo lotto di questa rivoluzionaria installazione tecnologica. Il resto del progetto verrà fatto scivolare sui prossimi programmi. Il sistema, nel suo complesso, prevede la posa di 5.000 sensori elettromagnetici immersi nel terreno sotto tutti gli stalli blu della città. Attraverso questi rilevatori è possibile per l’Atm sapere se quel determinato posto è libero o occupato. Quando l’automobilista pagherà la sosta, dovrà indicare anche il numero del posto in cui l’auto è stata lasciata.
La presenza dell’auto arriva ad un sistema di controllo che si trova nella control room dell’Atm e che smisterà agli ausiliari del traffico, su una mappa interattiva, la localizzione dei posti occupati, di quelli per i quali è stata pagata la sosta e quelli per i quali, invece, non è stato pagato il dovuto. Questo garantirà loro di poter fare una verifica a colpo sicuro e non più a tappeto o random come avviene adesso, ma, in una seconda fase, darà la possibilità agli automobilisti indicazioni utili per la loro sosta.
Un’applicazione infatti consentirà di poter sapere in tempo presso che reale dove siano le aree con il maggior numero di posti a disposizione evitando così gli estenuanti “giri” per trovare un parcheggio.
Dei 5000 sensori, prima della fine dell’anno, ne dovranno essere posizionati un migliaio. In più dovrà essere attivata tutta la tecnologia a supporto per avviare il sistema.
I mille rilevatori che saranno posizionati nei prossimi giorni nei lotti 4 e 5 della zona a traffico limitato. Quindi sensori nella zona a cavallo del viale San Martino. A nord fino alla zona della Casa dello Studente sulla via Cesare Battisti e a sud fino al limite della via La Farina. Stessa zona in cui, però, si sta consumando un’altra corsa contro il tempo, quella per ForestaMe.
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