Sono arrivati al punto di non ritorno. E per gli operatori del Don Orione il punto di non ritorno è più doloroso, perché significa, anche solo per un giorno, per qualche ora, non prendersi cura dei pazienti che, ormai, sono dei familiari, degli amici di tutti i giorni. I lavoratori della cooperativa Faro 85 che prestano servizio nell’istituto per disabili psichici di viale San Martino sono pronti ad incrociare le braccia e ad annunciarlo è il sindacato che li rappresenta pressoché in toto, la Cisl Fp. L’8 settembre scorso il responsabile del terzo settore dell’organizzazione, Antonio Rodio, e la segretaria generale, Giovanna Bicchieri, avevano proclamato lo stato d’agitazione degli operatori «che da mesi non percepiscono lo stipendio, sono ridotti all’inedia e attendono la stipula della convenzione con l’Asp di Messina dal lontano maggio 2021».
Nulla è cambiato e, prosegue la Cisl nella nota trasmessa martedì sera al prefetto e a tutti gli altri soggetti interessati, «avendo appreso che ad ora l’assessorato regionale non ha riscontrato la richiesta di convenzionamento e rimanendo invariata la grave precarietà economica in cui versano le famiglie dei dipendenti della cooperativa Faro 85, spesso monoreddito, esperite tutte le azioni sindacali previste dalla legge e dal contratto categoriale, siamo costretti a proclamare lo sciopero generale. Daremo comunicazione a breve sulle modalità di svolgimento».
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