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Messina, scatta la caccia ai “fantasmi” della Tari: avvisi per 7mila aziende

Circa 7.000 pec sono state inviate alle società con sede sconosciuta. Un mese di tempo per giustificarsi o mettersi in regola e poi pagare

Molti arrivando in ufficio ieri mattina si sono trovati nella posta in giacenza la nota del Comune e si sono messi in allarme. Una comunicazione attesa da tempo e che ieri si è concretizzata aprendo la fase di verifica delle posizioni Tari per le utenze non domestiche.
Sono quasi 7000 le notifiche agli indirizzi di posta elettronica certificata che sono stati spediti nello scorso fine settimana a tutte quelle società messinesi le cui partite Iva o i cui codici fiscali non risultano nelle liste dell’ufficio tributi. I motivi di questa discrasia possono essere molteplici ma, dicono dal Comune, l’obiettivo è quello di aggiornare i registri e far emergere gli evasori e i fantasmi distribuendo in maniera più equo il peso di una tassa che non è mai stata così alta.
E dunque ci sono 7.000 società attive che non pagano la Tari perchè sono riuscite finora a celarsi? Non è detto che queste siano le proporzioni del fenomeno. Un piccolo saggio di ciò che potrebbe succedere al momento in cui verranno tirate le fila, lo ha dato l’esito delle prime 30 risposte che, a stretto giro, sono arrivate già ieri mattina. Nove aziende hanno risposto che erano in una situazione di promiscuità nel senso che la loro attività veniva svolta in casa (succede spesso ai professionisti, a chi può lavorare da solo e non deve ospitare clienti) e che per quell’abitazione chi la abita, che coincide con chi ha la partita Iva “sconosciuta”, già paga la Tari. Ma per gli altri 21 casi c’è stata invece una dichiarazione diversa che ha portato all’emersione di una attività in un luogo che non era noto e che è un’area assoggettabile a tributo. Insomma dei fantasmi della Tari che, una volta “scoperti” hanno precisato la loro posizione, specificato dove si trova la loro sede operativa e quella legale, comunicato anche le dimensioni dell’utenza non domestica, il dato catastale, se ha pertinenza esterne e da quanto tempo la occupano. Il riferimento è alle informazioni che interessano gli anni dal 2017 in poi, comprese le eventuali modifiche avvenute in questi sei anni.

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