Approda al secondo grado di giudizio il contenzioso amministrativo tra il Comune e il gestore della casa di riposo “Carlo Zuccaro”. La società “Cooperativa Sociale 21 Aprile” ha notificato a Palazzo dei Giurati il ricorso al Cga di Palermo finalizzato ad ottenere l’annullamento della sentenza del 20 aprile con cui il Tar di Catania ha rigettato in primo grado le richieste della società. L’Amministrazione ha deciso di costituirsi in giudizio e su proposta del sindaco Cateno De Luca la giunta ha affidato l’incarico all’avvocata Melinda Checco Calandra di Capizzi, per una spesa di 5.960 euro. La “Cooperativa Sociale 21 Aprile”, difesa dall’avvocato Fulvio Cintioli, chiede che venga dichiarato l’obbligo per il Comune di prorogare per un quinquennio la concessione dell’immobile destinato a servizi socio-assistenziali, assegnata con contratto del 25 settembre 2018, con l’obbligo di far decorrere il quinquennio iniziale di durata dalla stipula del contratto e la condanna dell’ente a disporre la proroga del rapporto per altri 5 anni; inoltre viene chiesta ai giudici la disapplicazione o l’annullamento della nota del 4 maggio 2022 con cui Palazzo dei Giurati ha negato la proroga per altri 5 anni e preannunciato una gara per l’aggiudicazione della concessione, oltre alla condanna al risarcimento del danno.
Il Comune ha fatto presente al gestore della casa di riposo che il rapporto tra l’appaltatore e l’Amministrazione è assoggettato esclusivamente alle condizioni del contratto, al quale bisogna fare riferimento ai fini dell’individuazione degli obblighi dell’appaltatore: contratto che esclude la possibilità di proroga e in ogni caso il termine andrebbe computato dalla consegna anticipata del bene e non dalla stipula dello stesso. La cooperativa sostiene invece che il bando di gara ha stabilito che la durata della concessione è fissata in 5 anni, con decorrenza dalla data di stipula del contratto, con possibilità di rinnovo, e che la convenzione non contempla la possibilità di proroga ma il contratto ha forza inferiore rispetto al bando.
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