Oltre cento carabinieri al lavoro in tutta la città e in contemporanea per un blitz che non sarà l’unico. Al centro la lotta senza quartiere all’ambulantato abusivo e selvaggio. Una risposta forte e chiara dello Stato dopo la vile e vergognosa aggressione al comandante della Polizia metropolitana Giovanni Giardina, che ogni santo giorno per le strade della città si batte per ripristinare la legalità. È stata molto impattante sul territorio la maxi operazione che ieri mattina i carabinieri del Comando provinciale su delega della Procura hanno messo in campo con i colleghi del Nas di Catania, del Reparto per la tutela agroalimentare e del Nucleo ispettorato del lavoro di Messina hanno effettuato un servizio congiunto straordinario di controllo nei confronti di venditori ambulanti ed esercizi dediti al commercio di prodotti di ortofrutta nella città. Sono stati controllati sette tra i più grossi venditori ambulanti ed esercizi commerciali dislocati in più punti della città, dalle zone centrali a quelle periferiche, per assicurare il rispetto della legalità nel settore, con particolare attenzione alle norme in materia di tutela del lavoro e sicurezza alimentare, nonché all'osservanza delle disposizioni penali e amministrative circa il rispetto dell'occupazione del suolo pubblico e la regolarità nell'esercizio delle attività commerciali e di ambulantato. E i risultati ottenuti da questo grande spiegamento di forze sono di tutto rilievo. I carabinieri hanno controllato complessivamente 29 persone, e sono stati denunciati alla Procura in tutto 5 dei 7 venditori controllati. Di questi, 4 per “occupazione di terreni ed edifici”, avendo collocato banconi, tende, ombrelloni e altri strumenti sul suolo pubblico in assenza di alcuna autorizzazione o in eccesso rispetto alla superficie autorizzata. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Un altro aspetto. In tema di illeciti penali sul lavoro, sono stati denunciati 4 venditori per violazioni in materia di sicurezza dei dipendenti, come la mancata formazione del personale, la mancata visita medica e l'assenza del documento di valutazione rischi. Tutti i venditori controllati sono stati sanzionati amministrativamente per violazioni varie. Tra queste, la carenza dei requisiti minimi igienico-sanitari, la mancata etichettatura o indicazione della provenienza della merce, l’infrazione dei limiti di tempo sul posto per l'esercizio dell'ambulantato e la violazione delle norme inerenti alle assunzioni e agli aspetti contributivi e previdenziali dei dipendenti. Dei 23 lavoratori identificati, ben 9 sono risultati “in nero” e 5 irregolari poiché impiegati in modo non conforme alle condizioni contrattuali. In tutto sono state quindi comminate sanzioni per 100.000 euro. È stata sequestrata merce per 2 tonnellate circa e sono stati sequestrate penalmente le pertinenze abusive di 4 esercizi commerciali, tra cui un furgone adibito alla vendita, mentre nei confronti di 3 attività sono state impartite prescrizioni che, se non ottemperate nei tempi previsti, saranno sospese.