Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Ristori Covid e false sponsorizzazioni a Messina: chiesto un versamento da 2500 euro per "sbloccare" la pratica

Un giro di sponsorizzazioni alla TT Top Spin Messina, quotatissima società della Serie A di tennistavolo, detentrice anche di due scudetti, e, prima ancora, un vulnus nell’erogazione di contributi da parte dello Stato durante l’emergenza pandemica. C’è questo e altro nell’inchiesta della Procura di Messina, guidata dalla procuratrice facente funzioni Rosa Raffa, che ha delegato per gli accertamenti i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Messina, guidati dal colonnello Gerardo Mastrodomenico. Indagine che è sfociata negli arresti domiciliari nei confronti di un funzionario della Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate, Roberto Gullo, 63 anni di Messina, che è anche team manager della Top Spin, e nella misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione per 12 mesi imposto a due commercialisti messinesi, Antonino D’Andrea, 68 anni, e Dario Grussu, 58 anni. Tutto è partito nel 2021, dalla denuncia di un imprenditore – amministratore unico della “Telebingo srl” e della “Zilly srl” – che, nel periodo dell’emergenza sanitaria Covid-19, aveva presentato la richiesta per ottenere i contributi finanziati attraverso il “Decreto ristori”. Secondo gli elementi finora acquisiti, il funzionario dell’Agenzia delle entrate avrebbe prospettato all’imprenditore un collegamento tra l’erogazione dei contributi dovuti e le sponsorizzazioni all’associazione sportiva dilettantistica, di cui peraltro era team manager. Gli ulteriori approfondimenti delle Fiamme gialle hanno quindi portato alla luce, secondo l’ipotesi accusatoria, un contesto illecito assai più ampio, in cui risultavano coinvolti anche i due commercialisti che, «in accordo con il pubblico ufficiale, si facevano portavoce delle indebite richieste del funzionario, incentivando i clienti ad elargire sponsorizzazioni». Inoltre, le imprese che avevano assecondato le istanze ottenevano anche un beneficio fiscale, portando in deduzione le spese di sponsorizzazione effettuate. I titolari delle aziende indotti alle “sponsorizzazioni” risultano quattro, ragion per cui sono indagati per aver indebitamente corrisposto i relativi benefici, ricercando un illecito vantaggio in varie procedure amministrative. Si tratta dei messinesi Simona Pagano, 36 anni, titolare di una rivendita di tabacchi; Francesco Vinci, 60 anni, titolare della società “Toro Nero srl”, attiva nel campo della ristorazione; Pietro e Leone Mondello, 53 e 80 anni, rispettivamente amministratore e legale rappresentante della Nestler Combustibili e della Saccne Petroli spa. Le verifiche dei finanzieri, tra le altre cose, hanno rilevato la natura fittizia delle medesime sponsorizzazioni, alla luce dell’inesistenza di qualsiasi attività pubblicitaria da parte dell’associazione sportiva dilettantistica Top Spin.

Il caso dei 2500 euro per sbloccare la pratica

È il 6 ottobre 2021 quando l’amministratore unico e il socio delle srl Telebingo e Zilly, operanti nel settore delle lotterie e scommesse, sporgono denuncia alla Guardia di finanza per alcune anomalie, già emerse l’anno precedente, relative al “Decreto ristori” Covid. Hanno chiesto in totale 150mila euro, tramite il loro commercialista, Antonino D’Andrea, che ha annullato la pratica e l’ha ripresentata il 15 gennaio 2021. Il 9 aprile dello stesso anno, le istanze risultano ancora in lavorazione, ma tre giorni dopo vengono sospese dall’Agenzia delle entrate per mancanza di alcuni documenti. L’amministratore unico apprende da D’Andrea e Gullo che il sistema ha sospeso l’iter, che dev’essere sbloccato solo se lavorato manualmente. Segue un incontro tra le parti, a cui presenziano anche il direttore dell’Agenzia delle entrate e il presidente dell’Ordine de commercialisti di Messina. L’imprenditore denunciante dimostra di aver mandato quanto richiesto ed esibisce le ricevute delle mail inviate. Gullo, dopo alcune verifiche, precisa che la documentazione era nella posta indesiderata. A quel punto, il direttore dell’Agenzia delle entrate si scusa per i disguidi e assicura una celere trattazione della pratica. In tutto questo, la mancata elargizione dei contributi costringe il richiedente a contrarre un prestito con una banca e per questo incarica due avvocati di adire le vie legali per ottenere un risarcimento danni dall’Agenzia delle entrate. Il socio si reca poi nello studio del commercialista D’Andrea e dopo una interlocuzione con Gullo riceve rassicurazione in relazione al positivo esito delle pratiche in corso: D’Andrea riferisce di essere riuscito a ottenere lo sblocco delle istanze presentate solo dietro promessa di una sponsorizzazione della squadra di tennistavolo TT Top Spin, di cui Gullo è team manager. A ottobre 2021, il denunciante – si legge nell’ordinanza – si reca di nuovo dal commercialista, poiché sui conti correnti delle due srl non è arrivato alcun accredito, D’Andrea – «rammaricandosi del fatto che avrebbe preferito dargli questa comunicazione una volta ricevuta metà dei contributi – gli rappresenta l’accordo raggiunto con Gullo per lo sblocco della pratica, ossia la necessità di versare 2500 euro per ciascuna società a titolo di sponsorizzazione a favore della squadra Top Spin, di cui si mostra pronto a fornire l’Iban». L’amministratore si rifiuta di pagare qualsiasi somma, riferendo altresì che le sue società per legge non possono elargire sponsorizzazioni e/o pubblicità, ma D’Andrea risponde così: «Questa è la zita e sa da fare se non la pagate voi la devo pagare io...». Il denunciante replica: «Questa richiesta è “da Procura”». Il 12 ottobre 2021, una (parziale) buona notizia: D’Andrea riferisce che la prima trance dei ristori è arrivata oggi, ma sono la metà di quello che dovrebbero essere».

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