«Messina non è una città sicura per i giovani che cercano spazi di aggregazione»: l’amara denuncia arriva dalla mamma di un 15enne vittima, poche settimane fa, di un grave episodio di bullismo. Giovanni (nome di fantasia) si trovava a piazza Municipio con tre amici con i quali è solito condividere il tempo libero e la grande passione per le arti marziali. A cercare di attirare la loro attenzione, sedute sulle scale del monumento ai caduti di piazza Municipio un gruppo di ragazze che, quasi stizzite dal fatto che i coetanei non avessero risposto a quel “richiamo”, hanno fatto cenno a un loro amico poco distante da lì intimandogli perentoriamente «vai a menarli!».
Dopo quelle parole Giovanni ha subito sentito alle spalle il passo veloce di qualcuno che, nel giro di pochi secondi, lo ha afferrato dal collo sbattendolo sul cofano di un’auto. «Giovanni è un ragazzo tranquillo e molto maturo dotato di un grande auto controllo e la pratica delle arti marziali in questa circostanza gli è stata di grande aiuto per difendersi senza aggredire», racconta la madre, ancora scossa. «Lo stupido mi teneva dal collo ma io avevo libero davanti a me il suo torace, avrei potuto rispondere con la stessa forza facendogli male, invece ho messo in atto una tecnica che lo ha indotto a lasciare la presa del collo». Una delle ragazze del branco, non contente di quanto avesse fatto il loro compagno, si è avvicinata e ha cominciato a schiaffeggiare Giovanni che per rispetto non ha voluto reagire e, ai compagni che prontamente erano accorsi in suo aiuto, ha detto di restare fermi dov’erano, per evitare che si generasse una vera e propria rissa di gruppo. Subito dopo hanno chiamato la Polizia ma quando gli agenti sono accorsi sul posto i bulli si erano già dileguato. Domenica scorsa, il giovane liceale, è stato vittima di un furto a piazza Cairoli: mentre stava chiacchierando con alcuni coetanei, gli è stato rubato il cellulare dalla tasca.
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