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Barcellona, investito dal furgone: dopo due mesi di agonia non ce l'ha fatta il vigile Antonino Ligato

Antonino Ligato non ce l’ha fatta. Dopo quasi due mesi di terapia intensiva e costanti cure, il vigile urbano è deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania. Lì era stato trasportato in elicottero e operato d’urgenza il 21 agosto, dopo i primi soccorsi all’ospedale Fogliani di Milazzo. Mentre era intento ad introdurre nel bagagliaio della sua Fiat Croma l'occorrente per un pomeriggio di relax al mare, l'uomo era stato centrato in pieno da un furgone il cui conducente aveva perso il controllo del mezzo per cause tuttora in corso di ricostruzione. Teatro del tragico impatto la via Petrarca, a pochi passi dalla sua casa. Le condizioni dell’uomo erano rimaste stazionarie per molte settimane, con lievi miglioramenti che, specie nei primi giorni di settembre, avevano fatto sperare in un epilogo diverso.

Ligato, sposato e padre di due figli, era prossimo alla pensione, a coronamento di una onorata carriera. L’amministrazione comunale ha espresso il suo cordoglio: «Il sindaco Pinuccio Calabrò, l’assessora Viviana Dottore e i componenti della giunta, sgomenti per la notizia della morte di Nino Ligato, stimatissimo vigile urbano, si stringono al profondo dolore dei suoi cari. Esprimiamo cordoglio per la perdita di un compagno di lavoro e di un membro della famiglia comunale che ha lasciato un vuoto incolmabile e ci uniamo al lutto dei familiari». Con la voce rotta, il tenente della Polizia municipale Flavia Morina ha ricordato le doti umane di Ligato, per tutti Nino: «Una gran brava persona, dal carattere solare, sempre disponibile e sorridente, tanto con i colleghi che con il pubblico. Un marito ed un padre meraviglioso, un uomo di grande fede. Era abilissimo a sdrammatizzare qualsiasi situazione. Posso solo augurarmi che continui a proteggere da lassù i suoi cari”. Ligato, nativo di Seminara, legato alle sue radici, si era integrato amabilmente nel tessuto sociale barcellonese.

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