Un dipendente del comune di Librizzi, con le mansioni di addetto all'acquedotto ed operaio manutentore, accusato di tentato incendio boschivo.
Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile - Compagnia di Patti e della Stazione di Librizzi hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip di Patti Ugo Molina nei suoi confronti. I fatti si riferiscono al 17 settembre scorso, quando una vasta area boschiva di circa 100 metri quadri a S. Opolo, sottoposta a vincolo, in adiacenza alla strada provinciale Patti - San Piero Patti, è stata interessata da un forte incendio. La zona, ricca di sterpaglie e macchia mediterranea, si trova nei pressi di una decina di abitazioni occupate da altrettante famiglie, alcune delle quali avevano installato all'esterno delle loro abitazioni dei bomboloni di gas, con conseguente grave pericolo di propagazione del fuoco.
L'incendio, apparso da subito di estrema gravità, si è dimostrato essere di chiara origine dolosa, come sottolineato dal gip nella sua ordinanza: «... Senza il tempestivo e provvidenziale intervento dei primi soccorritori, le fiamme avrebbero potuto propagarsi irrefrenabilmente, in modo incontrollato e con elevata potenza distruttrice, alle circostanti aree boschive, alle aree cespugliate, alla vegetazione di macchia mediterranea e alle abitazioni presenti sui luoghi".
Le indagini svolte dai Carabinieri, in particolare alcuni filmati registrati da videocamere appositamente predisposte, hanno inequivocabilmente dimostrato come l'indagato si sia reso responsabile del gesto mentre era alla guida della propria autovettura. In particolare dai filmati emerge che alle ore 18.43 del 17 settembre 2023 sopraggiungeva sul luogo una BMW nera; il conducente della autovettura allungava il braccio dal finestrino lato guida e lanciava alle pendici della collina, verso la vegetazione, un innesco, costituito da una piccola palla appallottolata di colore bianco infuocata. Il video, della durata di circa 35 secondi, si interrompeva e riprende alle ore 18.47, attivandosi con il passaggio di un altro veicolo estraneo ai fatti. La stessa videocamera, subito dopo, riprendeva il rapido inizio del propagarsi delle fiamme e la caduta dal costone sulla strada provinciale di alcune pietre.
Le indagini si sono avvalse anche della fattiva collaborazione di alcuni volontari del servizio di anti-incendio, i quali, oltra a partecipare attivamente alle operazioni di spegnimento, avevano in precedenza, di propria iniziativa, acquistato ed installato sulla pubblica via alcune foto - video trappole. I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di acclarare ulteriormente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'operaio.
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