Bloccata da mesi dopo la decisione del sindaco-presidente Cateno De Luca di non firmare più alcun atto, la Fondazione Taormina Arte ha adesso una nuova “guida”.
Il Consiglio di Amministrazione, convocato dal commissario ad acta Marcello Giacone, nominato il 5 settembre dall’assessora regionale a Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, ha infatti deliberato di attribuire al vicepresidente Sergio Bonomo tutte le funzioni che, da statuto, spettano al presidente, senza alcun limite comprese quelle relative alla firma degli atti di contabilità e di pagamento all’istituto tesoriere, fatti salvi gli eventuali casi in cui il presidente in carica non manifesti formalmente la volontà di ottemperare con atti ai propri obblighi statutari.
Durante la seduta Bonomo ha relazionato sullo stato della fondazione e proposto al CdA di attribuirgli le funzioni del presidente, vista «la mancata volontà dell’on. De Luca di esercitare il proprio ruolo, malgrado i numerosi tentativi inviati per assolvere alle sue funzioni e vista l’impossibilità di procedere alla risoluzione degli atti amministrativi connessi alla vita della Fondazione in mancanza del legale rappresentante».
TaoArte dovrà affrontare al più presto varie questioni come l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025; la presunta reiterata violazione delle norme statutarie da parte del sovrintendente e le notizie di stampa che hanno “evidenziato” possibili profili di abusi e criticità dell’organo gestionale; la ratifica della determina del 16 giugno con la quale De Luca ha risolto la convenzione di comodato gratuito tra Comune e Fondazione per la concessione dell’ex Pretura e la nomina di un legale per la difesa al Tar in relazione alla revoca dell’immobile; l’adozione del regolamento di contabilità e funzionamento amministrativo e la nomina del Comitato tecnico-scientifico.
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