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UniMe Games, le sfide più belle: lo sport come inclusione. Stasera le gare finali dei Giochi d’Ateneo

È forte la mano impressa nell’organizzazione degli “UniMe Games” dalla professoressa Graziella Scandurra, coordinatrice dei referenti interdipartimentali di questi giochi d’Ateneo, giunti alla loro seconda edizione e che oggi metteranno in scena la serata finale, tra medaglie, podio, vincitori e premi speciali: «Dopo gli ottimi risultati del 2022 – dice la professoressa Scandurra – avevamo ancora più voglia di riproporre gli “UniMe Games”, perché avevamo tante nuove idee in mente. Oltre allo sport, i cui valori sono noti a tutti, abbiamo inserito la valorizzazione di altre attività, come la sensibilizzazione alla disabilità, mentre nella serata finale assegneremo dei premi speciali per promuovere la cultura, ma anche l’inclusione e l’internazionalizzazione. Capisaldi, questi, della politica per gli studenti portata avanti dall’università negli ultimi anni».
Sensibilità alla disabilità che trova il suo apice nel progetto “Try this ability”, all’interno del quale gli studenti normodotati potranno provare la discipline paralimpiche. In questo senso, nella cerimonia di apertura, è stato davvero commovente il discorso di Simona Cascio, capitana della Nazionale di basket sordi e madrina degli “UniMe Games”. «Un intervento davvero toccante – continua Graziella Scandurra – che spero che sia arrivato ai cuori di tutti i ragazzi, perché sono queste le vere lezioni che vogliamo impartire loro. Come Università abbiamo la fortuna di dare gli insegnamenti che servono non solo per creare figure professionali di rilievo, ma soprattutto per poter creare persone di rilievo, perché sono proprio le persone che migliorano la società».

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