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Unime Games a Messina, lo sport strumento di inclusione sociale

Gli studenti dei dodici dipartimenti dell’Ateneo impegnati in sei diverse competizioni. La capitana della Nazionale di basket sorde, Cascio: «La disabilità non è un ostacolo»

Lo sport come pretesto per sensibilizzare inclusione sociale, disabilità e internazionalizzazione, con l’Università di Messina che si scopre sempre più al passo con i tempi. Ci sono 650 atleti, molti dei quali stranieri, nella seconda edizione degli Unime Games, fortemente voluti dalla professoressa Graziella Scandurra e organizzati con l’ausilio dell’incubatore di idee “Crescendo”. Gli studenti dei 12 Dipartimenti dell’Ateneo peloritano prendono parte a sei diverse competizioni (calcio, basket, tennis, pallavolo, nuoto e podismo).
La cerimonia di apertura, nel campo di calcio della Cittadella sportiva dell’Annunziata, ha visto la sfilata dei vari Dipartimenti in ordine alfabetico, aperta dai ragazzi del “Biomorf” (Scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali), giunti secondi lo scorso anno. Un podio completato al terzo posto da Ingegneria, con Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva “Gaetano Barresi” che può fregiarsi del titolo: «L’anno scorso – dice Luca Famà, presidente di Crescendo – l’organizzazione degli Unime Games è stata una pazzia. Non c’erano i presupposti, ma nonostante ciò abbiamo ottenuto un grandissimo risultato. Quest’anno il nostro motto è chiaro: stupire non è stato semplice, confermarsi è difficile, ma superarsi sarà incredibile».
Mattinata impreziosita dalle presenze del coro di Ateneo, diretto dai maestri Umberto e Giulio Arena, e della madrina Simona Cascio, capitana della Nazionale di basket sorde. Un intervento, il suo, molto emozionante: «Grazie allo sport ho abbattuto tanti ostacoli che ho trovato nella mia vita – sottolinea – ho fatto bellissime amicizie, girato il mondo e conquistato medaglie, che però non sono importanti come i rapporti umani. Ci si deve rendere conto che la disabilità non è solo un ostacolo, ma può diventare un input capace di incuriosire per far chiedere ai normodotati come appianare gli ostacoli con i disabili ».
Sul tema “sensibilizzazione verso le diversità”, la professoressa Fiammetta Conforto, delegata rettorale ai Servizi disabilità e Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), ha recitato un ruolo fondamentale nella preparazione degli Unime Games: «Lo sport è per definizione vita e gioco di squadra e quando diventa inclusivo ha il sapore della vittoria. Faremo provare ai normodotati alcune discipline paralimpiche come il blind tennis con Antonella Rigano, lo showdown (il tennis tavolo per ciechi), il calcio balilla in carrozzina, ma anche il basket in carrozzina e il sitting volley».
Alla cerimonia di apertura hanno preso parte anche il prorettore, prof. Antonino Germanà, il delegato provinciale del Comitato italiano paralimpico Francesco Giorgio, la presidente della Ssd Unime Silvia Bosurgi, il campione di canotaggio Giovanni Ficarra, la presidente della Fip Sicilia Cristina Correnti e il tecnico nazionale della Fispes Andrea Augimeri.

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