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Zaratti sui rimborsi al rettore Cuzzocrea: "Bernini ripristini la legalità all'Ateneo di Messina"

«La ministra Bernini intervenga subito per ripristinare legalità, trasparenza e onorabilità dell’ateo di Messina dove il rettore Cuzzocrea, anche Presidente della CRUI, sembra aver speso diversi milioni su cui sono necessari approfondimenti contabili». È quanto chiede il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratti. «L'8 settembre scorso - prosegue - il dottor Paolo Todaro, componente del Senato Accademico dell’Ateneo di Messina, aveva già inoltrato una nota ai vertici dell’Ateneo e al Ministro dell’Economia per sollecitare opportuni controlli. Il Rettore Cuzzocrea - prosegue Zaratti - avrebbe chiesto rimborsi per spese personali eludendo le procedure di contabilità pubblica e non curandosi della possibilità di compensare l’IVA a debito con quella a credito, generando indirettamente un danno economico all’ateneo che verserebbe più di quanto dovuto all’erario oppure, nel caso di fatture estere, evitando il versamento dell’IVA a favore dello Stato. Infine, da qualche quotidiano nazionale si è appreso che risulterebbero rimborsi effettuati come trasferte istituzionali in concomitanza di eventi ippici ai quali il Rettore Cuzzocrea ha partecipato come fantino», conclude Zaratti.

Oltre a sottolineare l’elevato ammontare dei rimborsi, Todaro sottolinea la quantità delle operazioni: 283 nel solo 2022 quelli che l’amministrazione dell’Ateneo ha ordinato a favore di Cuzzocrea. Escludendo i sabati e le domeniche, dice l’estensore della denuncia, il rettore avrebbe ricevuto rimborsi medi pari a 2.900 euro al giorno. Todaro ha anche messo gli occhi su una srl, la «Divaga società agricola», che risulta di proprietà del rettore e della moglie, rispettivamente per 80% e per il 20%. Amministratore unico è la madre del rettore, vedova di Diego Cuzzocrea, a capo dell’ateneo peloritano dal '95 al '98. Dal 20 gennaio di quest’anno al 28 settembre, la società ha ricevuto 14 pagamenti (sotto le voci di servizi, manutenzione, materiali) che vanno da un minino di 600 a un massimo di 17.900 euro, per un importo complessivo di 122mila 300 euro. Gli ordini di pagamento, secondo quanto afferma Todaro, partono da due dipartimenti: Veterinaria e Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali.

 

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