Messina

Venerdì 10 Gennaio 2025

«Si continua a morire di lavoro nell’assordante silenzio delle istituzioni». Attacco della Cgil

Continua la battaglia a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro portata avanti dalla Funzione Pubblica CGIL nei confronti dell’ASP di Messina. Continuano le denunce del segretario generale Francesco Fucile e del segretario provinciale con delega alla Sanità Antonio Trino, di fronte alle problematiche che interessano il mondo del lavoro, soprattutto sul fronte della tutela di salute e sicurezza; tema quest’ultimo, su cui la FP CGIL ha avviato un importante campagna a livello nazionale. «Gli interventi che la nostra categoria sta portando avanti sul tema - affermano i segretari – trovano parecchio riscontro anche sul nostro territorio, dove in molteplici occasioni abbiamo denunciato carenze di organico ed inefficienze organizzative derivanti da servizi ridotti all’osso in termini di personale, a causa di scelte inopportune adottate dal managment dell’ASP di Messina. Spiace però constatare che le nostre denunce sono state “accolte” da una sordità istituzionale generalizzata, che ci ha infatti spinto dal Prefetto per avviare le procedure di raffreddamento conseguenziali allo stato di agtiazione dei lavoratori. In quella sede abbiamo denunciato come gli accordi presi tra i vari attori istituzionali per cercare di affrontate il tema di salute e sicurezza, non avevano nessun valore, se non altro perché l’auspicato aumento dei controlli preventivi passa dall’adeguamento della dotazione organica, che invece l’ASP ha inteso ridurre in barba ai decreti assessoriali e con la complicità dei vertici palermitani».

Per i dirigenti sindacali è assolutamente non veritiero il fatto che «la riduzione delle suddette figure sia stata operata per mere esigenze di quadratura contabile del tetto di spesa, evidentemente insufficiente, e che la pianta organica sia stata approvata dall’Assessorato che palesemente disconosce i suoi stessi decreti che fissano numeri precisi di dotazione di Tecnici della Prevenzione».

A distanza di due mesi dall’incontro in Prefettura, conclusosi con l’impegno, da parte della stessa ASP di convocare la FP CGIL per individuare una soluzione (da qui la decisione sindacale di sospendere lo stato di agitazione), non ci sono stati ulteriori sviluppi: «Nel rispetto dei tantissimi morti di lavoro - concludono Fucile e Trino -, e per evitare che la lista si allunghi oltremodo, auspichiamo che il neo Commissario, si decida a sedersi per addiveniread una soluzione e a non costringerci a dichiarare lo sciopero».

leggi l'articolo completo