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Il Comitato “Invece del Ponte” chiede interventi alternativi: «Diano quei soldi per opere utili»

Rigettato ricorso del Comune contro l’ex Serit

«Il sottosegretario al Mef Federico Freni, per non smentire il suo leader Salvini, racconta la favoletta che il progetto esecutivo c’è e che quindi i cantieri del Ponte potrebbero avviarsi già l’anno prossimo. Niente di più falso. Siamo ancora nella fase dell’aggiornamento di un progetto definitivo, tutt’altra storia rispetto a percorsi e procedure tutti ancora da avviare». Ad affermarlo sono i rappresentanti del Comitato “Invece del Ponte”, tra i cui fondatori vi sono l’ex vicesindaco Guido Signorino ed Elio Conti Nibali.

«Siamo lieti che il Governo intende stanziare due miliardi per lo sviluppo dell’area dello Stretto – afferma il Comitato –, almeno per il miliardo sponda Messina, possiamo elencare i migliori utilizzi possibili per le reali necessità del territorio, invece del Ponte. Finanzi con 50 milioni il completamento del porto di Tremestieri, liberando definitivamente Messina dal traffico dei Tir; destini 510 milioni per la riqualificazione dei navigli e del materiale rotabile e degli approdi e stazioni dello Stretto di Messina; recuperi i 274 milioni previsti, e poi tagliati, dal Pnrr per opere di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile dei nostri luoghi; utilizzi 100 milioni per disinquinare tutta l’area della Falce e per la sua definitiva valorizzazione; riservi 80 milioni alla realizzazione della “piastra logistico-distributiva” e al suo collegamento col porto di Tremestieri; dedichi 10 milioni a un piano integrato per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza in chiave antisismica; usi 13,5 milioni per la messa in sicurezza e la prevenzione dal rischio idrogeologico per i torrenti di Messina e per il monitoraggio del rischio ambientale; realizzi con 10 milioni il “revamping” del digestore anaerobico dell’impianto di depurazione di Messina, con risparmio sullo smaltimento dei rifiuti della città e produzione di energia elettrica da biomasse. E, se resterà qualcosa del miliardo, finanzi in tutta la nostra provincia opere davvero necessarie ed urgenti per la viabilità, stradale e autostradale, e per la messa in sicurezza del territorio che frana ad ogni acquazzone. Basta chiacchiere e annunci lontani dalla realtà».

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