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“Norma” entusiasma il pubblico di Messina: una donna tra il tormento e l’estasi

Sold out mercoledì al Vittorio Emanuele per la prima della “Norma” di Vincenzo Bellini allestita e prodotta dall’E.A.R. Teatro di Messina all’interno del progetto regionale “Bellini International Context 2023”. Il commissario straordinario Miloro e il sovrintendente Scoglio hanno voluto dedicare una settimana intera al capolavoro del compositore catanese: le prove generali lunedì aperte alle scuole, il debutto mercoledì e la replica oggi.

L’opera in due atti su libretto di Felice Romani, è tratta dalla tragedia coeva “Norma ou l’infanticide” di Louis-Alexandre Soumet, rappresentata all’Odeon di Parigi il 6 aprile del 1831 e a “Les martyris” di Chateaubriand, ispirate al mito della Medea di Euripide e al tema classico dell’infanticidio come vendetta per il tradimento dell’amato. Bellini però concepisce Norma come madre sensibile e pietosa verso i figli che non uccide, sacrificando invece se stessa.

Alla prima di Messina il pubblico ha apprezzato la purezza musicale dell’opera e la poesia del testo, dal preludio dell’orchestra alla celebre “Casta Diva”, alla voce della protagonista dall’ampio fraseggio e finezza vocale, ai dialoghi con Adalgisa, ai potenti e rigorosi interventi del coro. Una rappresentazione convincente sul piano narrativo e drammaturgico, per la qualità delle interpretazioni, soprattutto quelle femminili, per la tecnica, l’estensione, l’agilità vocale, il timbro, il controllo, l’espressione dei sentimenti in gioco, acuti e vibranti, incastonati in una regia raffinata.

In questo allestimento Norma (sacerdotessa, figlia di Oroveso - soprano) è la cantante ungherese Klara Kolonits, soprano drammatico di coloratura; Adalgisa (giovane ministra del tempio - soprano) è Alessia Nadin; Pollione (proconsole di Roma nelle Gallie - tenore) è Stefano Secco e Oroveso (capo dei druidi - basso) Gabriele Sagona. A questi ruoli principali si aggiungono nel cast: Clotilde che è Oleksandra Ciajkovska e Flavio che è Davide Scigliano, poi i due fanciulli, figli di Norma e Pollione, Druidi, Bardi, Eubagi, sacerdotesse, guerrieri e soldati galli.
L’allestimento conta sulla regia di Francesco Torrigiani, talentuoso direttore di regie di opera e di teatro. Coordinatore artistico e di produzione è il maestro Matteo Pappalardo.

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