Dopo la crisi dello scorso fine settimana arriva finalmente una buona notizia per l’Amam e per la città. Sono stati aggiudicati i lavori per la tanto attesa ristrutturazione della rete cittadina che è un vero colabrodo e che è il primo grattacapo di tutto il complesso sistema idrico cittadino.
La gara d’appalto è stata curata da Invitalia. Le istanze dovevano arrivare entro il primo agosto e quasi due mesi dopo è arrivato l’esito che ha premiato un composito raggruppamento temporaneo di imprese: Sicil Tecno Plus di Belpasso , Mer Mec Engineering S.r.l. di Bari (mandante), con i progettisti Engeo Associati – Engineering & Geology, Studio di Ingegneria Isola Boasso & Associati Srl, Omniservice Engineering S.r.l., Roberto Leone. Passando ai numeri va detto che l’aggiudicazione è avvenuta con un ribasso del 26,1%, e l’opera costerà 16 milioni di euro.
Si tratterà di quegli interventi di razionalizzazione, efficientamento e riduzione delle perdite delle reti idriche interne di Messina che dovranno abbassare del 12% il dato clamoroso delle perdite di acqua dalle tubazioni che ci sono nel sottosuolo cittadino. Ad oggi il 52% del liquido che arriva in città dalle varie fonti, si disperde nel terreno per via dei buchi, delle fessurazioni che per usura (i tubi andrebbero sostituiti ogni 40 anni) si creano. Ebbene la sostituzione di una parte sostanziosa delle rete dovrebbe portare in due anni alla riduzione delle perdite al 40%, vicino alla media nazionale (comunque non lusinghiera) del 38%. La città recupererebbe 2,4 milioni di metri cubi di acqua. In rete, ogni anno, vengono immessi 33 mln di metri cubi ma Amam ne fattura solo 15 mln.
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