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Messina, si pensa alla riapertura della galleria Santa Marta

Un sopralluogo e una suggestione. Il primo è stato quello che il sindaco Basile e l’assessore Caminiti hanno effettuato ieri con i tecnici del Demanio Regionale. La suggestione è quella che la galleria Santa Marta possa essere riaperta e resa fruibile. Farne cosa, domanda legittima, è presto per dirlo perché si deve andare a fondo a diverse questioni. Resta il fatto che non può essere lasciata nelle condizioni in cui è.
Il primo nodo da sciogliere è di tipo amministrativo. In base alle prime interlocuzione ci sarebbe un atto del 1956 con cui la galleria che collega la via Protonotaro, a pochi passi dal Tirone, alla via D’Amore, appunto vicino alla via Santa Marta, passerebbe dal Demanio al Comune. Un atto che però a Palazzo Zanca non è ancora saltato fuori e andrà cercato per bene. Una volta sciolto il nodo della proprietà occorrerà capire le condizioni di questo tunnel inaugurato nel 1937 (ma le sue origini, secondo alcuni studiosi, sarebbero borboniche) e che per anni è stato anche attraversato da una buona quantità d’acqua. «La prima analisi – ha detto l’assessore Francesco Caminiti – è che sembra in buone condizioni per essere una struttura nata una novantina di anni fa. L’intonaco in diversi punti è caduto dalla volta ma non ci sono molti alti segni di deterioramento. Di certo va tutto approfondito».
Oggi la galleria, che scava la collina Noviziato, è chiusa su entrambi i lati. All’interno ci sono però i segni di un’attività recente. La galleria infatti è stata riaperta al pubblico nel 2005, grazie all'associazione onlus "Il Risveglio".

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