Si va completando il mosaico dei posti di vertice della magistratura peloritana. Il plenum del Csm ha nominato oggi all’unanimità come nuovo primo presidente della corte d’appello il magistrato etneo Luigi Lombardo, attualmente presidente di sezione in Corte di Cassazione. «Lombardo è uno dei presidenti di sezione più brillanti, è un rammarico perderlo per la Corte di Cassazione perché ha dato un impulso di innovazione non scontato» ha detto la presidente della Corte Margherita Cassano ringraziando il magistrato per il suo apporto «intelligente e fattivo». Erano dieci i magistrati in lizza, oltre a Lombardo avevano a suo tempo presentato la candidatura altri nove colleghi. Studioso del processo civile, autore di monografie e saggi che hanno avuto particolare riguardo ai temi della prova e del giudizio di Cassazione, Lombardo ha svolto in passato un’intensa attività scientifica alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania. È stato anche componente del consiglio direttivo della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’ateneo catanese e docente nella stessa scuola. Ha conseguito inoltre l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore universitario associato di Diritto processuale civile. In magistratura dal 1981, Lombardo ha iniziato la sua carriera come pretore di Riesi. Successivamente è stato: pretore di Aosta, giudice del Tribunale di Siracusa e poi del Tribunale di Catania, sostituto procuratore a Catania, componente della Dda, consigliere della Corte di appello di Catania e, infine, dal 2013, consigliere della Corte di Cassazione. Attualmente è componente delle Sezioni unite civili della Corte Suprema e del Tribunale superiore delle acque pubbliche, nonché coordinatore della sesta sezione civile della Cassazione. Ha redatto importanti sentenze delle Sezioni unite nelle materie del diritto civile, del diritto processuale civile e della responsabilità disciplinare dei magistrati. Nelle scorse settimane il Csm aveva nominato altri due magistrati per ricoprire posti direttivi o semidirettivi di Messina. Si tratta del nuovo procuratore generale, il magistrato catanese Carlo Caponcello, e del nuovo procuratore aggiunto, Marco Colamonici, attualmente in servizio come sostituto della Dda a Salerno. Adesso rimangono ancora scoperti due posti di primo piano: quello di procuratore capo, attualmente retto come facente funzioni dal procuratore aggiunto Rosa Raffa, e quello di presidente del Tribunale, lasciato scoperto dall’ormai ex presidente Marina Moleti, che è andata in pensione.