Quando stava uscendo dal portone del “magazzino” del terzo piano, in via Monti Iblei, a Giostra, era mezzogiorno passato, non se l’aspettava proprio, ha visto i poliziotti che arrivavano ed ha cominciato a scappare lanciando perfino le ciabatte per correre meglio. Mentre cercava di dileguarsi nel dedalo di stradine parallele, tra via Pasubio e via Monti Iblei, i poliziotti hanno notato che lanciava un mazzo di chiavi nel cortile della scuola Vann’Antò. Quelle chiavi erano tutto il “succo”.
Nel giro di mezz’ora la fuga e finita, e i poliziotti avevano recuperato le chiavi dell’appartamento di via Monti Iblei che faceva da “magazzino”. E che “magazzino”.
Dentro gli investigatori hanno trovato parecchia roba: cinque pistole, un fucile a canne mozze, 3 chili di cocaina e 16 chili di marijuana. L’arresto era scontato per il 29enne Giuseppe Spadaro, che adesso attende per la convalida ed è assistito dagli avvocati Alessandro Trovato e Salvatore Silvestro.
Che si tratti di un’operazione importante lo testimoniano la qualità delle armi e la quantità di droga. Le pistole sono una Colt con matricola punzonata, una Smith&Wesson 357 Magnum, un’altra a tamburo Smith&Wesson con cartucce 38 special, una semiautomatica con matricola abrasa, caricatore monofilare e silenziatore, e un’altra semiautomatica Tanfoglio calibro 9 con matricola abrasa e caricatore bifilare. Poi c’era anche un fucile sovrapposto calibro 12 Fabariu con le canne mozzate e il calcio modificato. E questo per quanto riguarda le armi.
Poi c’era la droga. Tre chili di cocaina pura con altri 16 di marijuana “a corredo”, e poi un’infinità di strumenti tra bilancini, guanti di lattice, taglierini, sacchetti di plastica e teglie per pesarla, prepararla, confezionarla sottovuoto, dividerla e distribuirla.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia