«Ma ci prendete in giro? A Messina l’unico interesse è la pista ciclabile». Nel piazzale dell’Amam il nervosismo è tanto. I cittadini vengono a rifornirsi di acqua ma la rabbia traspare. «Abito trecento metri più giù, complesso La Gazzella – dice un signore con un grande bidone tra le braccia – Io ancora riesco a portarlo ma nel mio palazzo ci sono otto anziani che abitano da soli, come fanno? Perché non mandano un’autobotte per condominio?». C’è chi utilizza l’ironia. «Guardate – dice indicando la fontana del Muricello piena d’acqua – qui c’è, nei nostri rubinetti no. Da quattro mesi diciamo all’Amam che arriva appena un filo di acqua, sino alle 9.30 del mattino quando va bene ma non c’è pressione ed i serbatoi non riescono a riempirsi». Il tenore delle parole di chi sta seduto di fronte il mercato è lo stesso. «Da quattro giorni non arriva acqua, abito al terzo piano e devo andare in giro a cercarla», dice un pensionato che abita in via Quod Quaeris. «Ieri niente – aggiunge l’amico – stamattina un pochino ma già alle 8 nulla. Io abito a Tremonti». E dalla panchina si fa, così, la mappatura della presenza dell’acqua. «Per favore – arriva un altro – da due-tre giorni non c’è acqua, ho anche dei disabili in casa. È un grosso problema». Anche andando verso la zona nord le versioni sono differenti, c’è chi è fortunato e chi no. «Ieri (domenica, ndr) eravamo chiusi – afferma il titolare di un bar – e così i serbatoi sono pieni. Stiamo utilizzando quell’acqua ma già adesso sono dimezzati». «L’acqua arriva sino alle 12 poi nulla – spiega la vicina, proprietaria di una lavanderia – possiamo solo lavare a secco perché la lavatrice entra in funzione con l’acqua diretta. Proviamo a fare tutto in mezza giornata».