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Un fulmine e... Messina si trova senz’acqua. 36 ore da incubo: ma sarà finita?

Messina sembra proprio condannata a dover vivere appesa ad un filo. Quello dell’acqua. Al culmine di una estate in cui, più che nelle precedenti, la città ha sofferto una riduzione delle ore di disponibilità di acqua corrente, è arrivato il primo maltempo ha mettere ko l’intero sistema per almeno 36 ore. Solo stamattina la zona nord della città scoprirà se l’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti o se dovrà ancora stringere i denti come è successo ieri. Una dipendenza, quella dall’approvvigionamento dalla zona etnea che sempre più spesso sta creando disservizi e disagi di diversa portata.
Ieri è stata una di quelle giornate in cui si è sentito di più, ma anche oggi ci saranno zone che dovranno fare i conti con una distribuzione ridotta e attendere che tutto si stabilizzi magari domani. Ma vediamo cosa è successo e quali sono stati i rimedi e gli sviluppi dell’ultimo degli incidenti all’acquedotto messinese.
Sabato pomeriggio, attorno alle 16, un temporale si abbatte sulla zona di Fiumefreddo di Sicilia e Piedimonte. Un fulmine colpisce la cabina elettrica che alimenta il sistema di adduzione dell’acqua che dal canale Bufardo porta alla “stazione” di Torrerossa e quindi alla condotta di 70 km che porta l’acqua in città. La potente scarica ha disalimentato gli strumenti ma anche danneggiato gli apparati elettromeccanici dell’Amam che, appunto, spingono l’acqua fino a Messina.

L’Enel ha riparato il black out in mattinata, ma per rimettere in moto le moto le pompe è servita anche una parte del pomeriggio. La situazione è tornata alla normalità, o comunque in condizioni ritenute sufficienti a parlare di scampato pericolo, attorno alle 17.
Delle 5 pompe, 3 grandi e due piccole, di Fiumefreddo, tre sono state riavviate e così dalla condotta sono tornati ad arrivare 750 litri al secondo, contro i 900 circa della normalità. L’acqua ha ripreso ad arrivare nei grandi serbatoi cittadini e pian piano la distribuzione è tornata in alcune parti della città. Non in tutte però. Le prime ad essere servite sono state quelle dell’area sud. Non fosse altro perché sono quelle che ricevono prima di altre il flusso. Servite Giampilieri, Zafferia, Mili San Marco, Strada statale e Via Consolare Valeria. Poi è stata la volta dell’area fino a viale Europa che ha avuto acqua a partire dalle 18. Nella serata l’Amam ha promesso di poter servire anche la zona oltre l’uscita Centro dell’autostrada spingendosi verso nord, ma è chiaro che con i serbatoi a secco da 24 ore il riempimento è più lento e i condomini che stanno in coda la catena di distribuzione possono riceverla con ritardo. Ecco perchè anche oggi i disagi saranno tangibili e il fatto che uffici e scuole siano aperte può non aiutare.

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