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A Messina è il giorno del dolore: le sirene dei traghetti per l'ultimo viaggio di Nino Donato dal mare al cielo

Il mare è sempre stata, insieme al calcio, la grande passione di Nino Donato. Il mare è diventato il suo lavoro, parte integrante di una vita che si è spezzata troppo presto, ad appena 29 anni, proprio sul posto di lavoro.

È tornato in città ieri pomeriggio a bordo di una nave e non poteva che essere così. Il mare è sempre stata, insieme al calcio, la grande passione di Nino Donato. Il mare è diventato il suo lavoro, parte integrante di una vita che si è spezzata troppo presto, ad appena 29 anni, proprio sul posto di lavoro. Proprio mentre stava per salire a bordo della Cartour Delta, a Salerno, travolto da un trattore in retromarcia. La tragedia di Nino Donato, il secondo ufficiale messinese che ha avuto la peggio nell’incidente avvenuto giovedì in cui è rimasto ferito anche un collega, un primo ufficiale, anch’egli di Messina, di 27 anni, ha scosso tutta Italia, trattandosi dell’ennesima morte bianca, e tutta Messina. Perché in tanti conoscevano Nino e in tanti, oggi, vorranno dargli l’ultimo saluto, ai funerali che si terranno nel pomeriggio, alle 16, nella chiesa della sua Ganzirri.
Durante la messa risuoneranno, nello Stretto, le sirene dei traghetti. Le stesse sirene che hanno accompagnato, ieri, la traversata dello Stretto della nave Telepass, anch’essa di Caronte&Tourist, sulla quale viaggiava la salma del 29enne.

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