Ufficiale messinese travolto da un trattore al porto di Salerno: in un video la tragica morte di Nino Donato
Ventinove anni. Aveva soltanto ventinove anni Antonino Donato. Ed è solo l’ultima delle morti bianche che l’Italia piange. Una tragica fine per il secondo ufficiale della Cartour Delta, una delle navi del gruppo Caronte&Tourist che viaggia sulla linea Messina-Salerno, l’autostrada del mare. Proprio nel porto campano, il marittimo messinese è stato investito da un trattore che stava facendo manovra sulla banchina del molo 26. Nello stesso incidente è rimasto coinvolto anche il primo ufficiale di coperta della nave, un 27enne, anch’egli di Messina, che è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato all’ospedale Ruggi. Sulla vicenda la procura di Salerno ha avviato un’inchiesta, le indagini sono condotte dalla polizia che ha acquisito un video che chiarisce la dinamica dell’incidente. La Cartour Delta svolge un servizio di trasporto per lo più commerciale. In mezza giornata collega Messina a Salerno e così i mezzi pesanti, che viaggiano su e giù per l’Italia, “risparmiano” il tratto della A2. Non tutti i tir viaggiano con l’autista, perché la nave imbarca anche rimorchi senza motrice che poi vengono scaricati al porto di destinazione. A movimentare questo carico sono i trattori con ralla delle imprese portuali che agganciano il rimorchio e lo portano sulla nave o lo conducono in banchina. Ed è proprio durante una di queste manovre che si è consumata la tragedia. La Cartour Delta ieri pomeriggio era in fase di imbarco. Sarebbe partita alle 14,30 direzione Messina. I due ufficiali erano in banchina ad assistere alle operazioni commerciali, quando, per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti, sono stati colpiti dal trattore ralla dell’impresa portuale che con il rimorchio stava muovendosi velocemente in retromarcia in direzione della nave. I due sono stati colpiti alle spalle da un convoglio che, pochi istanti prima era già passato loro vicino, preparando la manovra. Per Antonino Donato, purtroppo, i soccorsi si sono rivelati vani. Per il primo ufficiale 27enne è, invece, scattata la corsa in ospedale. Il giovane ha riportato gravi ferite alla gamba sinistra, per le quali l’arto è stato suturato, e una frattura al femore destro. Antonino “Nino” Donato era un appassionato di calcio e anche un giocatore dilettante. Originario del villaggio marinaro di Ganzirri, aveva frequentato l’istituto Nautico Caio Duilio e si era imbarcato sulle navi di Caronte&Tourist come allievo di coperta alla fine del 2017 e tre anni dopo era diventato ufficiale di coperta. Una bella e repentina carriera spezzata tragicamente, proprio sul posto di lavoro. Al molo 26 è arrivato anche il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale. «Dobbiamo prendere atto del fatto – ha detto Andrea Annunziata – che questo drammatico incidente sul lavoro ci mostra quanto sia sempre più importante la cultura della sicurezza da parte di tutti». Caronte & Tourist in una nota ha detto di ricordare Antonino «come tutti quelli che lo hanno conosciuto: un ragazzo solare, generoso, sempre disponibile, da tutti apprezzato e ben voluto. E saremo vicini alla sua famiglia, che sappiamo annichilita dal dolore». Unanime il rammarico dei sindacati campani e messinesi. Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt hanno immediatamente proclamato uno sciopero di 24 ore di tutti i lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. «È inaccettabile – hanno scritto le tre sigle salernitane –che un giovane possa morire mentre compie il proprio dovere, perché lavoro non deve significare morte». A Messina il cordoglio e il dolore dei tre sindacati. «Il terribile fatto – hanno detto Pietro Patti, Carmelo Garufi e Eduardo Pagliarogli della Cgil e Filt– ci pone drammaticamente davanti a un'emergenza inarrestabile che deve spingere tutti a soluzioni straordinarie per fermare questa strage. Le istituzioni pensino a mettere già in campo misure urgenti». Per Antonino Alibrandi e Letterio D’Amico di Cisl e Fit «un tavolo aperto c’è, e il Governo sa che è lì che vanno trovate le soluzioni. Va rafforzato l’esercito di ispettori e medici del lavoro, elevando la qualità del coordinamento tra soggetti chiamati a fare i controlli». Uil e Uil Trasporti chiedono «norme e controlli sempre più stringenti – dicono Ivan Tripodi, Michele Barresi e Nunzio Tarlato – poiché è assurdo e inaccettabile uscire da casa per andare a lavorare e non rientrare più. Questa ignobile mattanza deve essere fermata». Il sindaco di Messina Federico Basile: «A gran voce diciamo che simili tragedie sono intollerabili e inaccettabili. «Convocheremo d'urgenza il Comitato di igiene e sicurezza portuale – ha detto Mario Mega, presidente dell’Authority dello Stretto – per discutere su quali iniziative adottare per evitare il rischio che questi tragici incidenti si verifichino anche nei nostri scali».