Ci sono Microsoft e LinkedIn. Google e Samsung. E poi Airbnb, Booking, Alibaba. Multinazionali entrate nella quotidianità di tutti attraverso un pc o, ormai più frequentemente, un'app sullo smartphone. E che oggi e domani, attraverso propri rappresentanti, spiegheranno a Messina quali processi hanno portato questi colossi digitali a diventare, appunto, colossi. E a cambiare, di fatto, le nostre vite. Questo è il senso, in estrema sintesi, della due giorni di Sud Innovation Summit, la cui prima edizione sarà ospitata al Palacultura. Un evento – anzi, un vero e proprio summit, con oltre 40 top manager provenienti dalle più importanti aziende nazionali e internazionali– promosso dal Comune e che nasce dall’idea dall’imprenditore e marketing strategist Roberto Ruggeri. Messinese d'origine, Ruggeri possiede e gestisce diverse aziende di varie industry tra cui media, sport, fashion e food&beverage (è il fondatore, ad esempio, del pluripremiato sito Diretta.it).
I temi
Tra i “top player” dell'economia nazionale ci saranno anche Unicredit, Banca Generali, Confindustria, Cassa depositi e prestiti, Banca Sella. Tutti attorno allo stesso tavolo, a discutere di temi sempre più centrali. Ad esempio, si parlerà di nomadismo digitale e nuovi flussi turistici, e quindi di tutto quel potenziale inespresso (ad esempio nei borghi meno conosciuti) nelle regioni meridionali. Argomento strettamente collegato al processo di trasformazione del concetto stesso di viaggio e ricettività, con gli interventi, tra l'altro, di due aziende leader come Expedia e TheFork. Si parlerà anche di un tema particolarmente “caldo” come quello della mobilità sostenibile (interverrà Uber). Mentre Mastercard spiegherà cos'è il GeoSpending Observatory, un osservatorio per il monitoraggio dei flussi di spesa e, quindi, dell’economia. Con Alibaba e Subito.it si discuterà di economia circolare e rilancio delle piccole e medie imprese all'estero, con PayPal, ScalaPay, Nexi e Crédit Agricole, invece, ci si concentrerà sull'importanza di incentivare gli investimenti nel capo del digital payment. Il capitolo “nuova imprenditoria” è tra i più importanti: in campo alcuni dei più noti fondi che investono sulle startup innovative e sulla open innovation, come CDP Venture Capital SGR, la Business Innovation Factory di Leonardo e Confindustria.
Gli attori principali
A spiegare che tipo di evento sarà sono anche alcuni dei protagonisti. «Il Sud Innovation Summit è certamente un’occasione importante per affrontare i temi della trasformazione digitale e del rilancio del tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno – dice Riccardo Del Bianco, Head of Corporate Business Sicilia di UniCredit –. Sono temi che, come UniCredit, ci stanno molto a cuore. L’innovazione, essere “Banca per il futuro”, significa per noi diventare una banca veramente digitale. Questo si traduce nell'integrare digitale e dati nel nostro business, una strategia cruciale per implementare con successo il nostro modello operativo. Inoltre, se parliamo di innovazione, nel banking oggi non possiamo non affrontare i temi della sostenibilità, altra priorità chiave del nostro Paese e della nostra Banca. Il digitale è un abilitatore cruciale di questa transizione e per noi come Banca, della piena attuazione delle nostre strategie in ambito Esg (ambiente, società e governance, ndr): stiamo lavorando infatti per sviluppare un’architettura Esg globale che ci consenta di automatizzare la raccolta dei dati per soddisfare diverse esigenze, soprattutto quelle connesse al monitoraggio e alla misurazione dell’impatto del nostro business e di quello dei nostri clienti».
Secondo Andrea Riva, responsabile dell’Area Capital Market & Open Innovation di Crédit Agricole Italia, l’appuntamento di oggi e domani a Messina sarà «un punto di riferimento per l’innovazione di tutto il Sud Italia che mette in contatto attori che con le loro idee possono dare un contributo di valore alla crescita dell'intera area. Come Crédit Agricole Italia operiamo ogni giorno in tutto il Paese per sviluppare il tessuto innovativo dei territori in cui siamo presenti e quello siciliano, in cui si tiene questa edizione, è ricco di potenzialità da scoprire e valorizzare. Grazie al nostro network internazionale siamo in grado di portare valore ai soggetti che si distinguono per la loro forte natura innovativa, come ad esempio l’ecosistema delle startup, per contribuire a costruire tutti insieme il domani».
È Paolo Murri, Head of Business Development & Open Innovation di Tim, a dare un’idea di quali percorsi possano essere tracciati durante la due giorni messinese: «Molte aziende innovative italiane giovani – spiega – hanno soprattutto bisogno di scala e crescita dimensionale, per competere a livello nazionale e internazionale. Il programma Tim Growth ha proprio questo obiettivo, sviluppare partnership industriali con alcune di queste realtà, per permettere loro di crescere grazie a collaborazioni che si fondano sui loro servizi innovativi e sugli asset unici del Gruppo Tim: canali di vendita, clienti, sistemi, laboratori di ricerca, processi e conoscenze che possono favorire ed accelerare la fase di crescita dimensionale. In questo contesto l’ecosistema del Sud Italia rappresenta un terreno fertile che ci vede fortemente impegnati su molti fronti interessanti».
Il programma
I lavori verranno aperti oggi, alle 10.45, dall’ideatore del Summit, Roberto Ruggeri, al cui intervento seguiranno una tavola rotonda con il sindaco Federico Basile, il presidente della Camera di commercio Ivo Blandina, l’imprenditore Pietro Franza e l’ingegnere informatico Emanuele Spampinato, direttore operativo di Harmonic Innovation Group, e uno speech di una ventina minuti del sindaco di Taormina Cateno De Luca. Il resto della mattinata sarà dedicata al turismo, con gli interventi di Airbnb, Uber, TheFork, Booking ed Expedia. Nel pomeriggio spazio alla Fintech. Parallelamente, nella sala Palumbo sempre al Palacultura, si terranno altre sessioni. Venerdì la seconda giornata, anch’essa con incontri tematici suddivisi tra mattina e pomeriggio, tra sala plenaria e sala Palumbo.
L’ingresso avverrà tramite donazioni volontarie da parte del pubblico e l’intero ricavato andrà ad Unicef, per sostenere l’impegno contro la malnutrizione infantile.
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