Messina, sembra la volta buona: attorno alla secolare Magnolia di Giostra sorgerà un parco urbano entro il 2024
Un portale settecentesco che per la Soprintendenza ai beni culturali è «di interesse storico» rinchiuso dentro un condominio privato, ex Iacp. Accanto, sul muro, campeggia la scritta, fatta a mano, “solo posteggio motorini”. Alle spalle, murato, il grande Parco Magnolia di viale Giostra che, per questo e altri motivi, è divenuto uno dei paradigmi di ciò che in questa città potrebbe essere e invece troppo spesso non è. Quello effettuato ieri mattina in un’area che, intanto, è finalmente ripulita da rifiuti e quant’altro si è accumulato negli anni, non è stato un sopralluogo come gli altri (e ce ne sono stati tanti). C’erano il subcommissario per il risanamento Marcello Scurria, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Salvatore Mondello, il Cda di Arisme e alcuni consiglieri comunali e di Circoscrizione. E c’era, soprattutto, un’ordinanza fresca di firma, la firma di Scurria, con la quale stati stanziani 1 milione e 800 mila euro per la “rifunzionalizzazione dei progetti esistenti ed il completamento dei lavori” dello stesso Parco Magnolia e di un’altra storica incompiuta, il Parco Camaro Sant’Antonio, che però, a differenza del cantiere di Giostra, è in stato molto più avanzato (circa l’80% dei lavori). Insomma, potrebbe essere la volta buona. Occorre aggiornare ancora una volta un cronoprogramma che cambia costantemente dai primi anni Duemila. Il piano degli interventi (1 milione per Magnolia, 800 mila euro per Sant’Antonio) prevede una procedura di gara in deroga, secondo i poteri del commissario, l’affidamento della progettazione, la verifica del progetto stesso, la direzione lavori e i vari collaudi. Questa la tempistica: entro dicembre dovrebbero concludersi le procedure di affidamenti sia della progettazione che degli interventi, tra gennaio e giugno del prossimo anno è prevista l’esecuzione vera e propria dei lavori, entro ottobre 2024 dovrebbe concludersi anche la fase di collaudo. Un timing secondo cui entro la fine del 2024 si dovrebbe poter finalmente fruire dei due parchi, concepiti, non a caso, in due storici ambiti di risanamento: Giostra e Camaro. «Si restituisce alla città un’area importantissima – dice Scurria, all’ombra di quel monumento naturale che è la grande magnolia che dà il nome al parco –. La bruttezza trasformata in bellezza e, perché no, un nuovo punto di attrazione turistica. Il risanamento è anche questo, non solo consegnare case. Cosa che continuiamo a fare, ovviamente, gli ultimi appartamenti proprio ieri (martedì, ndc)». Secondo Scurria potrebbe esserci anche un’ulteriore accelerazione: «Una parte del parco, in cui si prevedono interventi minimi perché più distante dalla magnolia, potrebbe essere riaperta anche entro la fine di quest’anno». Ma dovranno essere i fatti, adesso, a parlare, dopo tanti anni di pastoie burocratiche. «Un’opera di polarità collettiva, un parco storico-architettonico, fruibile da tutta la cittadinanza – aggiunge il vicesindaco Mondello –. Un altro esempio di sinergia collaudata tra Comune, Arisme e struttura commissariale. È stato un lavoro lungo e difficile, per il quale ringrazio sentitamente tutti coloro che si sono impegnati in quella che potrei definire come una battaglia di civiltà».
Una storia lunga due secoli
Più di duecento anni di età, 12 metri di circonferenza, 20 di altezza, 50 di diametro della chioma. Ha resistito a tutto e a tutti. Al terremoto e alla guerra. Alla ricostruzione e alle scelte politico-amministrative scellerate. All’incuria e al degrado. Ha visto di tutto, è sopravvissuta ed è il simbolo della resilienza e della voglia di riscatto di quel pezzo di territorio incastonato nel cuore di uno dei quartieri più difficili di Messina.
La Cisl: "Plauso ad Arisme"
«Facciamo un plauso ad Arisme e all’Amministrazione comunale. Sono trascorsi nove mesi dal primo sit-in che abbiamo effettuato al Parco della Magnolia e siamo intanto soddisfatti di come lo spazio sia stato ripulito e riqualificato. È una vittoria per il quartiere ma anche per la città». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, protagonista nei mesi scorsi della campagna di recupero dell’area del viale Giostra che si trovava abbandonata nel degrado. «A fine gennaio e poi ad aprile – ricorda Alibrandi – abbiamo acceso i riflettori per la prima volta sul parco della Magnolia, anche nell’ambito della nostra attività sindacale che guarda alle periferie e al loro recupero e valorizzazione.