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Mohammed Charad ricordato nella sua scuola di Furnari. Si organizza una raccolta di fondi

Il 14enne che viveva nel centro tirrenico, tra le vittime del violento sisma in Marocco, dove si trovava in vacanza insieme al papà, la mamma e i fratellini per trascorrere alcuni giorni insieme ai nonni. 

È stato ricordato stamattina con una breve cerimonia nel cortile del plesso scolastico di contrada Marabella il quattordicenne Mohammed Charad, tragicamente scomparso nel terribile terremoto che ha colpito il Marocco sabato scorso.

I compagni di Mohammed che quest’anno avrebbe dovuto frequentare la terza media, insieme a tutti gli alunni del plesso di Furnari, alla dirigente dell’Istituto Comprensivo Novara di Sicilia, Concetta Carnabuci (nel video), agli insegnanti, al parroco Gianluca D’Amico e all’assessora Paola Belardo e alla presidente del Consiglio Comunale, Concetta Santangelo hanno ricordato con un minuto di silenzio il loro compagno.
Mohmammed è stato poi ricordato da due compagni di classe che hanno letto un toccante ricordo, prima di liberare in cielo dei palloncini bianchi in ricordo del quattordicenne.

I funerali si sono già svolti secondo il rito islamico e Mohamed è stato sepolto nella sua terra d’origine, mentre la famiglia dovrebbe rientrare tra qualche giorno.

Il sindaco, Felice Germanò, in visita alla moschea del paese, ha espresso ai fratelli di Rachid e all’intera comunità marocchina, la vicinanza del Municipio che sta pensando anche ad una commemorazione in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. La comunità si sta mobilitando per offrire anche un sostegno tangibile alla famiglia e cerca di mettersi in contatto con il padre per ottenere l’autorizzazione e concordare insieme alla famiglia, l’avvio ufficiale di una raccolta di fondi. Anche la scuola, attraverso le rappresentanti d’Istituto, sta organizzando una raccolta fondi.

Un cordoglio condiviso anche dal provveditore agli Studi di Messina, Stello Vadalà.  A ricordarlo anche la sua ex maestra, Teresa Torre: «Era una forza della natura, bello, simpatico e sempre sorridente, molto legato a compagni e docenti. Restano tante lacrime e tanto dolore, e un banco vuoto che per sempre ricorderà il suo sorriso. Ciao Mohamed».

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