Viabilità e... rifiuti, botta e risposta a Messina: “Città peggiorata? Ma guardate com’era!”
È una polemica tra nuovi e vecchi amministratori. Ma, in realtà, è un messaggio che la Giunta comunale lancia ai molti che, in questa fase, esternano dubbi e critiche sulla “rivoluzione” viaria in corso e su tanti altri aspetti della città, letti in modo diametralmente opposto, secondo i punti di vista. Ad accendere la miccia – e già questa è una notizia, visto il naturale riserbo della persona – è l’assessore che non ti aspetti, Roberto Cicala, il quale, nel suo profilo, posta una serie di immagini di piazze e vie stracolme di spazzatura riversata fuori dai vecchi cassonetti: «Anche cinque anni fa le strade di Messina erano più strette – scrive l’esponente della Giunta Basile –. In fondo abbiamo tolto la spazzatura e messo le piste ciclabili». A seguire un “emoticon”, che è già tutto un programma. Il messaggio, come si diceva, è abbastanza evidente. «Vi lamentate dei cordoli, scrivete sui social che Messina è malridotta, non vi va bene mai niente, eppure guardate in quali condizioni era prima di noi, ricordatevi dei cassonetti e dell’immondizia, dell’invasione dei Tir in città e delle fontane che non funzionavano, delle sacche di degrado presenti in ogni angolo della città». In sintesi, è proprio questo il ragionamento dell’assessore, che riflette la posizione più volte manifestata dal sindaco Basile e dal vicesindaco Mondello, in riferimento ai tanti “maldipancia” legati al nuovo Piano che riorganizza l’intera mobilità urbana a Messina. Un Piano che, va detto, prese le mosse dalla Giunta precedente, perché l’incarico alla società bolognese che lo ha, poi, realizzato, immaginando le nuove Ztl, piste ciclabili e isole pedonali, venne affidato proprio dall’Amministrazione Accorinti. In questo campo, dunque, vi è stata una chiara “continuità amministrativa”, ed è anche giusto che sia così, perché sarebbe veramente assurdo che ogni volta che un sindaco si insedia, cancella tutto quello che è stato fatto in passato, anche quel poco o molto di buono ricevuto in eredità. Ma proprio agli “accorintiani” non sono piaciute quelle foto e quel riferimento alla Messina di cinque anni prima. «L’assessore Cicala che problemi ha?», si chiede Daniele Ialacqua, tornato a fare il professore, dopo l’esperienza di assessore nella Giunta guidata dal sindaco “no Ponte”. «Quando finalmente c'è un argomento su cui potremmo essere d'accordo, come l'incremento delle piste ciclabili in città – commenta Ialacqua – a cosa serve aprire polemiche come fa l'assessore Cicala con quel post che farebbe capire che quando c'erano quelli di cinque anni fa c'erano solo cumuli di spazzatura in strada, mentre ora ci sarebbero strade senza rifiuti e persino con le piste ciclabili. Come è scritto in un commento a quel post, “si ha la memoria corta”, perché Cicala dimentica che abbiamo lasciato in dote alle successive Giunte, compresa la sua, una società nuova come Messina Servizi senza debiti e pronta finalmente ad investire, mezzi nuovi per la raccolta porta a porta, l'impianto di Pace per la selezione del secco avviato, finanziamenti per la messa in sicurezza di due discariche e per l'impianto di trattamento dell'umido a Mili, 8 punti di raccolta differenziata tra isole ecologiche e isole mobili. Il tutto dopo avere affrontato i cambiamenti attuati dalla nuova normativa, varie crisi rifiuti dovute a chiusure improvvise di discariche e scelte errate della Regione, con una società decotta come Messinambiente e con mezzi usurati». Ialacqua diventa, poi, sarcastico: «Un consiglio all’assessore: se vuole mettere foto dei cumuli di rifiuti del passato le scelga meglio (e purtroppo ce ne sono tante), perché tra quelle che ha postato ci sono foto del 2019, 2020 e 2021, ovvero in piena era deluchiana, a testimonianza che la problematica rifiuti è complessa e per affrontarla serve umiltà, professionalità e rispetto delle regole da parte di tutti, qualunque sia la Giunta in carica».
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