L’ultimo “avviso pubblico” che campeggia sulla pagina istituzionale dell’Ati Messina è chiaro. E lo si evince dall’oggetto: “Proroga del termine di presentazione delle offerte relativamente alla procedura aperta per la selezione del socio privato operativo della costituenda società alla quale sarà affidata la concessione del Servizio idrico integrato per l'Ambito territoriale di Messina”. Il riferimento è alla Messinacque spa, il cui iter che poterà alla nascita e alla successiva gestione di impianti, reti e personale, oltre alla fornitura del bene su tutto il territorio provinciale è molto complesso. L’originaria scadenza fissata per la presentazione delle offerte coincideva con il 15 settembre prossimo. Adesso, è stata posticipata al 30 ottobre, per via di una serie di chiarimenti sollecitati dagli operatori economici a cui la stazione appaltante – l’Assemblea territoriale idrica di Messina – dovrà rispondere entro lunedì 11 settembre. Ripubblicata, quindi la gara con procedura aperta con criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e importo “base” di 2.569.505.531,44 euro. Tra i vari documenti che l’Ati mette a disposizione dei soggetti privati interessati figurano il capitolato d’oneri, il disciplinare, lo schema dei dati tecnico-gestionali, la tabella degli indicatori di qualità, la tariffa applicata dall’Amam, la convenzione con Ati Messina, il piano tariffario. E ancora: il regolamento dell’utenza di Messina, le delibere dell’Arera e l’estratto libro cespiti. Nella newco, il soggetto provato deterrà il 49 per cento, mentre il rimanente 51 per cento sarà in capo al soggetto pubblico. Avrà comunque un peso specifico consistente, anche alle luce delle dotazioni impiantistiche e delle reti che andrà ad ereditare e del bacino di forza lavoro su cui potrà contare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud- Messina