Messina, il rientro dei Giganti e la polemica sui social. Caruso: "Era tutto previsto, non per pressioni esterne"
«Che città meravigliosa è la nostra...». Enzo Caruso ci crede davvero, nella bellezza di Messina, e ne ha fatto il filo conduttore della propria azione alla guida dell’assessorato alla Cultura e al Turismo. Ma stavolta il tono è sospeso tra ironia e sarcasmo, in riferimento a quanto accaduto, nella piazza “virtuale” dei messinesi-social, riguardo alla vicenda del trasferimento dei Giganti da piazza Unione europea al deposito di via Catania. L’assessore ritiene che con questa polemica «si sia davvero toccato il fondo». «Eccoci di nuovo in piazza nell’ennesimo incontro-scontro tra chi propone e chi demolisce – afferma Caruso –. Per chi avesse la memoria corta, ricordo che già lo scorso anno, con il comunicato 857 del 30 agosto 2022, veniva annunciata l’esposizione prolungata dei Giganti fino al 30 settembre. Tanti applausi e consensi per la decisione dell’Amministrazione in favore dei tanti croceristi in transito a Messina che hanno potuto godere, con il favore del bel tempo, della loro presenza a beneficio di centinaia di foto e cartoline promozionali della città. Nessun commento contrario, nessuna protesta, nessun monito. Quest’anno, si è provato a ripetere l’esperimento, fatta salva la possibilità di un rientro anticipato al deposito in caso di avverse condizioni atmosferiche preventivamente annunciate; cosa che si è verificata per un’allerta meteo prevista per i giorni tra domani (oggi per chi legge) e il 7 settembre. I Giganti – insiste l’assessore – tornano a casa, quindi, non per l’intervento dell’architetto Principato o di chi altro, ma perché è prevista una criticità meteo, annunciata dai bollettini, che potrebbe comprometterli. E voglio anche chiarire che la Soprintendenza non ha intimato nulla all’Amministrazione; ha soltanto raccomandato ai fini della tutela (è il suo ruolo), di evitare una prolungata esposizione in caso di allerta meteo. Nessun passo indietro su una decisione che ritengo opportuna, fino a prova contraria. Tutto questo polverone alzato, con conseguente aizzamento delle folle che oggi si stracciano le vesti, che pontificano e sentenziano, mi sembra alquanto pretestuoso, e me ne dispiaccio molto, soprattutto perché, da messinesi, continuiamo a farci del male, bloccando e mai supportando chi è animato dal fare e non dall’ignavia e continuando a fornire sui social l’immagine di una città sempre alla ricerca di un pretesto per creare scontri e divisioni». E Caruso conclude con l’interrogativo in inglese: «Why?». Perché? Sull’argomento interviene anche l’esponente di FdI Alessandro Cacciotto: «Il rientro anticipato di Mata e Grifone al deposito di via Catania mette in evidenza alcuni aspetti. È certamente condivisibile la scelta dell'Amministrazione di fare rientrare anzitempo i Giganti, che ricordiamo – sottolinea il consigliere circoscrizionale – danno anche il nome alla nostra Municipalità. Diamo atto all'Amministrazione di aver voluto quantomeno provare a garantire maggiore permanenza ai Giganti per essere ammirati dai messinesi e dai turisti. L'altro aspetto è invece quello legato, purtroppo, all'impossibilità di far stazionare i Giganti senza un adeguata protezione dagli agenti atmosferici. Ecco quindi che si ripresenta quanto dal Consiglio della Terza Municipalità evidenziato e proposto in questi anni e vale a dire un esposizione permanente dei Giganti ma con un adeguata protezione o semplicemente che si attrezzi meglio il “triste” deposito di via Catania per renderlo una location più appetibile».