Messina, ecco le fototrappole “anti-zozzoni”: dislocate a rotazione in 120-150 siti sensibili
Un Grande Fratello contro gli zozzoni. Sarà attivo da venerdì, con 60 telecamere sparse nel territorio (e in punti sempre diversi) per beccare in flagrante chi decide di disfarsi di un divano, di una sedia, di un sacchetto, di qualsiasi altra cosa, “semplicemente” lasciandolo (quando non lanciandolo) per strada. Il programma sperimentale di videosorveglianza ambientale è stato presentato ieri a Palazzo Zanca e avrà una doppia valenza: sanzionatoria, ovviamente, ma anche deterrente. O almeno questo è l’obiettivo. Ad occuparsene, con un pacchetto “all inclusive” che va dalla fornitura alla manutenzione fino alla visione delle immagini stesse, sarà la ditta specializzata Vitruvio Tech, per un costo, da qui al 31 dicembre, di 64mila euro. Le 60 “fototrappole” saranno installate, a rotazione, in 120-150 siti del territorio indicati dal Comune come particolarmente sensibili. Siti che vanno dalle aree limitrofe ai cestini stradali o alle isole ecologiche a quelle più distanti dalla viabilità principale, dai Colli Sarrizzo alla Panoramica alla Statale. Il sistema utilizzato è in grado di inviare foto e video su server protetti e sarà attivo anche in visione notturna. Le fototrappole, infatti, entrano in azione grazie ad un sensore di movimento ad infrarossi altamente sensibile, che si attiva al passaggio di persone o veicoli. Le “informazioni” vengono comunicate d alta velocità e un modulo gps geolocalizza le immagini e i video. Le immagini in notturna saranno riprese con led ad infrarossi invisibili ad occhio nudo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina