Messina

Domenica 24 Novembre 2024

Dagli incendiari un attacco al cuore verde di Messina: i danni all’ambiente sono ingentissimi

È stato un attacco al cuore del Demanio forestale. Dopo i roghi di luglio, nello scorso week-end il disegno “stragista” (aggettivo utilizzato dalla Coldiretti Sicilia in riferimento a quelli che possono essere considerati veri e propri attentati terroristici) degli incendiari ha di nuovo preso di mira il “santuario” verde dei nostri Peloritani, colpendo ben duecento ettari di boschi demaniali estesi sulle colline sovrastanti la città, tra Camaro e Ritiro. La situazione, come sottolinea il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste, Giovanni Cavallaro, è stata riportata sotto controllo, anche se fino a ieri il rischio di veder ricomparire le fiamme sui Colli Sarrizzo non era stato ancora dissolto del tutto. Ma sono state altre 48 ore drammatiche e i danni sono ingentissimi. La Statale 113 rimarrà ancora interdetta al traffico fino all’1 settembre per consentire alla Forestale di rimuovere gli alberi pericolanti (ce ne sono almeno quattro, di grandi dimensioni) che sono crollati sulla carreggiata stradale o minacciano di farlo. I Colli, così come l’area di Don Minico, possono essere raggiunti, fino al Santuario di Dinnammare, percorrendo la strada di San Michele-Portella Castanea-Quattrostrade. Tra le conseguenze dell’ultimo incendio – che va considerato come un unico atto criminale, anche se i luoghi dell’innesco sono stati almeno quattro, e dunque più persone hanno contribuito a far scoppiare e propagare i roghi, e poi i venti, prima lo scirocco, quindi il maestrale, hanno fatto la loro parte... – ce n’è una che colpisce particolarmente, un vero e proprio sfregio alla Natura e alle campagne di educazione ambientale attivate negli ultimi decenni: la distruzione del sentiero dell’Abc. Si tratta di uno di quei sentieri attrezzati che furono ideati, e realizzati, dal compianto Ettore Lombardo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina  

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