Ci sono ancora alcuni interrogativi sull’ennesima tragedia lungo le strade del territorio comunale. L’ultima vittima in ordine di tempo è Letterio “Lillo” Bensaia, messinese di 74 anni, molto conosciuto nella città dello Stretto soprattutto per la professione che svolgeva.
Era commissario della polizia municipale e ciò di cui si è occupato nella sua carriera, rilevare incidenti, adesso tocca ad alcuni suoi colleghi. È la Sezione infortunistica della polizia municipale, agli ordini dell’ispettore Giovanni Arizzi, a dover sciogliere tutti i nodi della vicenda. A cominciare dall’esatta dinamica del sinistro che domenica scorsa, sul rettilineo di Spartà, ha funestato una tranquilla e calda domenica di fine agosto. La certezza, al momento, è che si è trattato di uno scontro frontale tra lo scooter guidato dal pensionato e un’Alfa Romeo 159 al cui volante c’era un cinquantenne. Ma come i due veicoli siano entrati in rotta di collisione saranno gli accertamenti della polizia municipale, appunto, a stabilirlo. L’ipotesi più accreditata è quella di uno sconfinamento nella corsia di marcia opposta, a quanto pare per un sorpasso azzardato in un tratto della Statale 113 pericolosissimo, in cui si procede spesso a velocità sostenuta. Sul posto, abbastanza isolato, non sembrano esserci telecamere di sorveglianza, così come è difficile basarsi sulla ricostruzione di qualche testimone oculare. Gli agenti si affidano, quindi, ai classici rilievi, nella speranza di avere risposte certe. A coordinare il loro lavoro è il sostituto procuratore Marco Accolla, che ha aperto un fascicolo d’indagine e iscritto nell’apposto registro l’automobilista con l’ipotesi di reato di omicidio stradale.
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