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Messina per tre giorni “capitale” degli operatori turistici

Messina si mette in vetrina. E lo fa giocando in casa. Perché un conto è proporsi nelle tante fiere del turismo in giro per l’Italia, dove si finisce per “confondersi” tra tanti. Un conto è portare nel proprio “salotto” chi, quelle fiere, le passa in rassegna per mestiere. È un po’ come il vecchio adagio su Maometto e la montagna. Il Comune prova a portare i “profeti” del turismo nella propria montagna, attirando sui propri gioielli tutti i riflettori altrimenti destinati ad essere divisi con le altre località. È questo lo spunto che ha portato all’organizzazione del primo Meeting del turismo, la tre giorni che si terrà dal 18 al 21 ottobre in città e che vedrà arrivare a Messina una trentina circa di operatori del settore, giornalisti di riviste specializzate, ma anche influencer, travel blogger, youtuber, assodato il fatto che oggi la prima vetrina resta il web e i più preziosi “alleati” di qualsiasi prodotto da vendere – quindi anche un prodotto turistico – sono quanti possono contare su centinaia di migliaia, quando non milioni, di follower sui social.
«È stata un’idea fortemente condivisa dal sindaco Basile – spiega l’assessore al Turismo, Enzo Caruso –. Già da qualche anno, in realtà, avevamo intenzione di organizzare il meeting, ma il Covid ci ha costretti a rivedere i nostri piani». Secondo Caruso «andare alle fiere del turismo è importante, ma non sempre da i risultati attesi. Ci si mischia con altri operatori e il “prodotto” viene osservato in modo superficiale. Quindi ci siamo chiesti: perché non portare loro qui?».
E così sarà. «Una full-immersion – si legge nell’atto di indirizzo approvato dalla giunta Basile nei giorni scorsi – dedicata alle escursioni, al mare, alla gastronomia e alle bellezze storiche, naturali e artistiche di Messina attraverso una formula che si fonda infatti sull’esperienza diretta del territorio al fine di veicolare le potenzialità di una località turistica».
Da una parte, infatti, una serie di plenarie, con la classica formula convegnistica, al Palacultura. Dall’altra il turismo “esperenziale” tra feluche, fortificazioni, laghi, colli Sarrizzo e tutto ciò che Messina è in grado di proporre, comprese, ovviamente, le specialità gastronomiche da far degustare agli ospiti. «Con gli influencer e i blogger sigleremo dei contratti ad hoc – spiega Caruso – perché crediamo molto nella spinta che può arrivare dal digital marketing».
Il Comune punta a coinvolgere tutti i portatori d’interesse del territorio, in primis Camera di commercio e Autorità di sistema portuale, ma anche altri soggetti come Albatros, la Feisct (Federazione europea itinerari storici culturali e turistici) e la Travel Quotidiano: Network & Comunication Srl.
Palazzo Zanca ha già stanziato una somma importante: 40 mila euro. Somma fatta rientrare, anch’essa, nel grande “calderone” del Piano promozionale “Messina Città della Musica e degli Eventi”, finanziato con il progetto Pmi Card e, quindi, con i fondi per la ripresa post Covid. Ma un contributo è atteso anche dagli altri partner.

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